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Ha sfilato sulle passerelle della Paris Fashion Week la collezione autunno inverno 2016 2017 di Louis Vuitton con una impressione installazione scenografica composta da 57 colonne dall’anima in pioppo (un omaggio al legno in cui è realizzata la struttura esterna dei bauli Louis Vuitton) ricoperte di un mosaico realizzato a mano con più di 200.000 frammenti di specchi infranti. Tra gli ospiti intervenuti, Léa Seydoux, Alicia Vikander, Jennifer Connelly, Selena Gomez, Adèle Exarchopoulos, Jaden Smith, Donna Bae, Fan Bing Bing, Catherine Deneuve, Natalia Vodianova, Karlie Kloss, Zendaya, Rila Fukushima, Liu Wen, Tang Yan, Hidetoshi Nakata, Sophie Turner, Rainie Yang, Cecilia So, tutti vestiti in Louis Vuitton.

Per la collezione femminile autunno inverno 2016 2017 Nicolas Ghesquière, Direttore Artistico delle Collezioni Donna di Louis Vuitton, ha dato vita ad una scenografia che parla di una “archeologia futura”. Un’archeologia che porta alla luce il futuro. Una città sottomarina come la città perduta di Atlantide. Una città di reperti archeologici fatti di vetro specchiato, che vengono riscoperti danneggiati e in parte distrutti. Reperti storici di un futuro tecnofilo pre-frantumati e pre-riassemblati.

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Un cubo, una cupola, una piramide. L’installazione è ospitata in tre differenti strutture geometriche nere che come astronavi sembrano essere precipitate l’una accanto all’altra nel Bois de Boulogne di fianco alla Fondation Louis Vuitton. Ghesquière vede le strutture come “ombre spaziali”, buchi neri nel cielo. Le colonne, ricoperte di specchi integri ed infranti, sono una reinterpretazione dell’opera “Melted Bones” (2011) dell’artista Justin Morin che ha lavorato in collaborazione con Nicolas Ghesquière alla scenografia della sfilata e sono stati ben 80 gli artigiani che hanno lavorato alla realizzazione delle colonne. Il pavimento si ispira e riproduce quello del Panthéon di Parigi.

Che cosa entra a far parte del “patrimonio” stilistico? Nicolas Ghesquière compie un affascinante viaggio indietro nel tempo, nel Panteon della sartorialità. Il gusto personale per alcuni pezzi, l’attrazione per un look o per un altro, il modo in cui si compone un guardaroba sono il risultato della somma di esperienze, memorie, sensazioni ed immagini iconiche custodite nel santuario dello spirito.

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Per questa collezione Ghesquière intraprende un viaggio avventuroso indietro nel tempo, al cuore della Maison, riscoprendo le gloriose vestigia del visionario costruttore di bauli e rivisitando le creazioni del passato secondo il gusto contemporaneo. Delinea un’eroina sempre in movimento, la cui eleganza sprigiona dalla sua dinamicità. Plasma la tradizione per meglio illustrare il presente in abiti che combinano indiscutibile gusto classico e atletica dinamicità tipica di una vera esploratrice. Si dice che la cultura sia tutto ciò che rimane quando il resto viene dimenticato. La Collezione Autunno Inverno 2016 2017 si muove attraverso il tempo, dissolvendo i confini della memoria. E’ un guardaroba che rivisita in maniera affettuosa il passato, inventa un convincente presente e definisce un punto di vista fluido e mutevole.

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ultimo aggiornamento: 10-03-2016