De Castelli sarà un espositore del Padiglione Venezia alla 56esima Esposizione Internazionale d’Arte, nella mostra curata da Aldo Cibic: “Guardando avanti. L’evoluzione dell’arte del fare. 9 storie dal Veneto: digitale – non solo digitale”.

Insomma quello che questa mostra si pone e a cui vuole dare una risposta è :”Globalizzazione e localismo, produrre sul territorio o ricollocare le attività produttive altrove?”. La chiave per rispondere a questa domanda, secondo Aldo Cibic, risiede nel dialogo tra creatività artistica e nuove tecnologie, oggetto della narrazione all’interno della mostra-ricerca da lui curata.

De Castelli, azienda trevigiana leader nel mondo della lavorazione dei metalli, si inserisce in questo contesto grazie ad una importante svolta imprenditoriale, compiuta nell’ultimo decennio, che l’ha portata a coniugare innovazione e artigianato, alla ricerca di linguaggi contemporanei e forme espressive originali e raffinate.
Per De Castelli il design, diventa dunque, una pratica progettuale complessiva, che presiede ogni fase dell’attività, da quella organizzativa a quella produttiva, fino al raggiungimento del prodotto finito.

Già presente nel 2014 al Padiglione Italia della 14esima Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, con il noto portale “Archimbuto” firmato da Cino Zucchi, anche quest’anno De Castelli è ospite dell’evento veneziano, per mostrare la peculiare ricerca sulle lavorazioni e le finiture nell’uso del ferro, applicata nella realizzazione di oggetti esclusivi, spesso di piccola serie.

Emblema della capacità del saper fare artigiano, come dimostrano gli oggetti esposti in mostra, De Castelli ha saputo evolversi sapientemente verso le istanze contemporanee grazie a invenzione e curiosità, rimanendo sempre saldamente radicata al territorio veneto.

In mostra saranno presenti alcuni pezzi “manifesto” della produzione De Castelli, come Celato, Cohiba e Vertical green, scelti per precisare l’attitudine dell’azienda di spaziare tra elementi funzionali e decorativi, mantenendo intatta la qualità e l‘unicità.

Tra questi, Celato è senza dubbio il mobile icona della produzione De Castelli. Una cassettiera in ferro e rame ossidato, dotata al suo interno di un grande numero di cassetti, che rappresenta la sottile unione tra ricercatezza e preziosità del materiale con la funzionalità dell’oggetto d’arredo. I vasi Cohiba, invece, sono una famiglia di contenitori in metallo di forma cilindrica, pensati per ospitare il verde indoor ed outdoor, mostrano l’esito una lavoro sulla forma semplice, declinata in cinque differenti altezze.

Vertical green, infine, presentato per la prima volta al Salone del Mobile 2015, è un rivestimento decorativo tridimensionale, composto attraverso un pattern geometrico creato a imitazione delle foglie di vite americana, sagomate in rame piegato, ossidato, spazzolato o con finitura al verderame.

Celato e Cohiba, due dei pezzi forti di De Castelli, esposti alla mostra



Celato e Cohiba, due dei pezzi forti di De Castelli, esposti alla mostra

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ultimo aggiornamento: 06-05-2015