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A Pitti Uomo 90, Doppiaa presenta la collezione primavera estate 2017, che ci racconta un’eleganza che si tramanda di padre in figlio, di nonno in nipote, come un segreto prezioso da indossare sempre con naturale disinvoltura. Capi dal taglio ricercato, tessuti straordinari e colore, colore, colore. Doppiaa reinventa lo sportswear coniugando charme e comfort, gradevolezza di materie prime inedite, originalità di finiture e dettagli, per poter essere accurati e distinti in ogni situazione e al tempo stesso nel massimo agio di una fresca leggerezza, anche durante il tempo libero, anche nella stagione calda.

Un modo nuovo e soprattutto facile di essere eleganti sempre, che non ha tempo e non ha età. Dove lo stile ha la rassicurante certezza di qualcosa che arriva da lontano per andare ancor più lontano, perché conserva sia la sostanza di conoscenze antiche conservate con cura sia la curiosità dell’eterno bambino, di voler trovare le risposte alle domande di domani. E’ un po’ così che nascono i capi Doppiaa magari partendo dalla peculiarità di un tessuto sashiko, normalmente utilizzato per le divise da Kendo o di altre Arti Marziali, che all’altro angolo dell’emisfero è considerato “classico” e che il brand propone in modo unico, contemporaneo e innovativo in forma di jacket color indaco. Oppure osando abiti dai colori sgargianti in misto lino/cotone: giallo, rosso, verde, blu, come il becco di un tucano o le piume di un ara araruna. O ancora di più, arrivare a sfiorare l’inosabile, proponendo una giacca da camera in suede foderata in bemberg con una stampa speciale. Oppure semplicemente, modificando la funzione d’uso di tele e tessuti che in questo modo acquistano nuova dignità e un nuovo perché.

E’ così per il cotone “Chambray” che dagli eroi BlueCollar del grande schermo degli anni ’50 e ’60, passando per DOPPIAA, si trasforma in un denim non denim per camicie di grande fascino. O come la tela Massaua, di retaggio coloniale, che viene reinterpretata in forma di giacche e abiti che assicurano massima freschezza e vestibilità. Qualità che si trovano anche nelle giacche e negli abiti destrutturati in tessuto Seersucker, il cui tipico aspetto “stropicciato” consente di mantenere in ogni circostanza il garbo da gentiluomini del sud.

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ultimo aggiornamento: 13-06-2016