Anche se non potrà circolare su strada, avrà un prezzo nettamente superiore a quello della vettura reale prodotta dalla casa di Sant’Agata Bolognese.

L’ingrediente aureo e le gemme preziose utilizzate per la sua costruzione spingeranno il prezzo verso livelli siderali, degni del Guinnes dei Primati. Questo, almeno, è quanto si aspettano gli autori del progetto.

La basa d’asta sarà infatti di 7.5 milioni di dollari: una cifra spaventosa, anche per le tasche più capienti. All’origine di questo costoso “pezzo di gioielleria” c’è la casa tedesca RGE Robert Guelpen Engineering, che ha presentato in anteprima le versione in carbonio del modello al recente Salone dell’Auto di Francoforte.

Il corpo, come già detto, è rivestito di oro, platino e pietre preziose, che brillano in modo sfavillante. Solo per i materiali il costruttore sostiene di aver speso la bellezza di 2.64 milioni di dollari. Se la vendita andrà a buon fine, 650 mila dollari andranno pure in beneficenza.

In realtà esistono anche delle versioni auree del modello di punta della casa del “toro”, ma questa riproduzione risulta più costosa. Meglio, comunque, il modellino per simili trattamenti, perché sulla vera Aventador interventi del genere snaturano la classe e il prestigio dell’opera. Purtroppo, però, c’è qualcuno che non resiste alla tentazione, per soddisfare capricci di pessimo gusto.

Via | Bornrich.com

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ultimo aggiornamento: 23-09-2013