Lo scorso 24 aprile in Bangladesh un edificio è crollato vicino a Dacca, oggi dopo ben 17 giorni una giovane donna è stata tornata viva, un vero e proprio miracolo. La ragazza si chiama Reshma e si trovava nello scantinato dello stabile «Rana Plaza», è riuscita a sopravvivere solo grazie alle scorte di acqua e cibo che erano state inserite tra i detriti nei primi giorni, quando sono state trovate vive moltissime persone scampate alla sciagura.

Reshma sembra essere in buone condizioni di salute, mentre i vigili del fuoco scavano alla ricerca di altri corpi hanno sentito una voce flebile ma decisa uscire dalle macerie, hanno fermato i macchinari ed hanno trovato la ragazza.

Un soccorritore ha raccontato a Somoy Tv come è stata trovata Reshma:

“Stavamo rimuovendo le macerie e abbiamo chiesto a voce alta se qualcuno fosse vivo e avesse bisogno di aiuto. Dopo un po’ abbiamo sentito una voce che ci implorava “vi prego, salvatemi”. Da quel momento la donna ha cominciato a parlare con noi”.

La fortunata sopravvissuta è stata portata in ospedale, la mamma e le sorelle sono andate subito a trovarla e adesso speriamo che si possa riprendere del tutto e tornare alla vita di sempre, ma con un pizzico di consapevolezza in più di quanto è preziosa la vita. Reshma è riuscita a sopravvivere solo grazie alle bottigliette di acqua che aveva attorno a se e a dei biscotti, negli ultimi due giorni aveva a disposizione solo poca acqua ed l’ha centellinata nella speranza di essere trovata.

Il 24 aprile è crollato il palazzo in cui sorgeva l’industria dell’abbigliamento low-cost del Bangladesh che si occupava di produrre capi di abbigliamento da esportare in America e in Europa, Italia compresa, capi per le grandi case di moda. L’edificio doveva avere sei piani ed essere occupato da uffici e non un’industria tessile. Questo incidente è costato la vita a 1.038 persone, sono state estratte vive dalle macerie, in condizioni più o meno gravi, 2.500 persone. Fa rabbia pensare che in questo tipo di fabbriche si perpetua uno sfruttamento al limite dei diritti umani e che, per giunta, i lavoratori siano posti a tali rischi… e tutto per far girare il patinato mondo della moda.

Foto | Corriere
Fonte | Corriere

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ultimo aggiornamento: 10-05-2013