E’ una borsa di lusso intrigante la Lucinda Bag, la cui sigla si lega alla passione della famiglia Trussardi per i levrieri, uno dei cui esemplari è stato battezzato in tal modo, seguendo la tradizione di assegnare a questi amici a quattro zampe dei nomi la cui iniziale è la lettera L, per sottolineare l’appartenenza alla razza.

Una consuetudine “domestica” che viene celebrata nell’opera di cui ci stiamo occupando, dove emergono le note di un’eleganza frutto del matrimonio fra linee curve e tratti altamente geometrici, integrati in modo piacevole nell’esecuzione grafica complessiva, densa di carattere.

Lucinda incarna un nuovo concetto di lusso giocato sulla dicotomia tra rigido e morbido, carattere solido e spirito ribelle: la ricerca per ottenere gli accoppiamenti più azzeccati conferisce a questo accessorio un animo unico.

Sulla stessa borsa compaiono diversi pellami – coccodrillo, pitone, elaphe, vacchetta naturale fino alla nappa evergreen – declinati in nuances tone sur tone o accostati per dar vita a un esplosivo colpo d’occhio d’insieme.

Il risultato è una borsa di grande personalità dialettica, dove i contrasti si fondono con un sapiente gioco di sovrapposizioni, che produce una tela coerente, in una cornice di complesse alchimie che solo i più bravi maestri sanno miscelare con stile, per dar vita a un risultato dove le contrapposizioni diventano, quasi per magia, delle coerenti declinazioni di un lessico unico.

Due le varianti disponibili: standard e piccola, entrambe suscettibili di un uso a mano o a spalla, in base alle circostanze. Buona la funzionalità, perché la Lucinda Bag si propone come una borsa da città, anche se votata al glamour.

Via | Trussardi.com

Riproduzione riservata © 2024 - PB

ultimo aggiornamento: 17-01-2014