Avete mai pensato di seguire una dieta che si basi sulle vostre caratteristiche ematiche? Il gruppo sanguigno d’appartenenza potrebbe anche fornirci informazioni valide sul tipo di regime alimentare che sia più salutare per ciascuno di noi.

Non solo, seguendo questo tipo di alimentazione, potremo ridurre anche tutti quei tipici disturbi legati al cibo, come le allergie e le intolleranze alimentari, e i problemi digestivi.

Siete abbastanza incuriosite? Ebbene, la dieta del gruppo sanguigno esiste, naturalmente suddivisa in 4 macro regimi di massima, come 4 sono i gruppi sanguigni della famiglia umana: A, B, AB e zero.

Se, perciò, conoscete il vostro, allora preparatevi a scoprire quali cibi sono indicati per voi e quali, invece, vi fanno male o predispongono al sovrappeso. Intanto, due informazioni sull’origine di questa filosofia alimentare basta sulle caratteristiche del sangue umano. Ad inventare l’emodieta è stato il naturopata americano Peter D’Adamo, basandosi sulle scoperte biologiche del padre. Analizzando le caratteristiche immunitarie degli esseri umani in base al gruppo sanguigno di appartenenza, si avvide che esistevano delle notevoli differenze di “tolleranza” e di assimilazione dei principali alimenti. La dieta del gruppo sanguigno è stata poi approfondita e aggiustata dal medico italiano Piero Mozzi che ha sviluppato un suo specifico metodo.

In generale, però, le diverse indicazioni alimentari su cui si basa questa dieta si legano al fatto che storicamente, non tutti i gruppi sanguigni apparvero sulla terra nello stesso momento. I primi uomini, infatti appartenevano al gruppo 0, e la loro alimentazione era quella dei cacciatori-raccoglitori, basata su proteine animali e sulle proprietà di frutta e verdura spontanee, mentre i cereali non esistevano ancora. Il gruppo A, immediatamente successivo, si associa alla fase della scoperta dell’agricoltura, mentre al gruppo B appartennero per prime tribù di pastori nomadi. Infine, l’ultimo a comparire sulla terra fu il gruppo AB, il più complesso. Vediamo l’alimentazione giusta per ciascun gruppo.

  • Gruppo 0: i cibi consigliati sono tanta frutta e verdura, meglio se freschi e di stagione, e alimenti proteici tra cui, da preferire, la carne bianca e il pesce, soprattutto azzurro e nordico (merluzzo, salmone, trota, aringhe). Meglio, per questi individui, ridurre l’apporto di tutti i carboidrati complessi derivati dai cereali, soprattutto se contenenti glutine per evitare il rischio di celiachia o intolleranza questa proteina vegetale. Da consumare con moderazione anche il latte e i latticini per lo stesso motivo
  • Gruppo A: per loro la dieta vegetariana è l’ideale, a base di cereali, anche integrali, frutta, verdura, tanti legumi. Questo consentirà alle persone di questo gruppo anche di contenere la tendenza all’aumento ponderale, favorito dal fatto che il loro metabolismo è più lento per natura di quello del gruppo 0
  • Gruppo B: dotati di un buon sistema immunitario, costoro possono seguire una dieta iperproteica in cui sia presente un buon apporto di latticini, di carne e di pesce. Via libera anche a vegetali (specie a foglia vede) e cereali
  • Gruppo AB: per loro l’ideale è una dieta variata in cui sia limitata la presenza di alimenti conservati e di grassi saturi. Possono mangiare tutto ma il loro stomaco è delicato, quindi devono moderare condimenti e quantità per non andare incontro a disturbi digestivi

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ultimo aggiornamento: 21-06-2013