Bugatti ha pensato a una collezione speciale di Veyron, battezzata “Les Légendes de Bugatti“. Di questa edizione faranno parte sei modelli, ciascuno dei quali in serie limitata di tre veicoli. I primi nove esemplari, delle prime tre declinazioni, sono stati già venduti. Ora si attendono le altre proposte, chiamate a chiudere la squenza.

Bugatti premia importanti personalità della sua storia aziendale con queste auto sportive da nababbi, proposte al prezzo netto di circa 2.2 milioni di euro. Queste le parole di Wolfgang Schreiber, presidente di Bugatti Automobiles SAS: “L’edizione Legends è un grande successo per il nostro marchio. La risposta dei nostri clienti è incredibile. Si tratta di opere d’arte automobilistiche, che raccontano una parte della storia della Bugatti”.

Ricordiamo che il debutto della Veyron venne spostato a più riprese, per le complicazioni di un progetto estremamente ambizioso. Quando Ferdinand Piech, boss del gruppo Volkswagen, espresse il desiderio di creare un’auto da 400 km/h, in pochi gli diedero credito. Alcuni maligni sussurrarono che un’avventura del genere avrebbe avuto implicazioni negative sul bilancio della holding.

In effetti il lavoro si rivelò più duro del previsto e i tecnici faticarono molto per mettere a punto un modello che si proiettava in una nuova dimensione, mai esplorata prima. I cambiamenti in corso d’opera e i numerosi rinvii rischiarono di pesare come un macigno sull’immagine del costruttore. All’origine della tormentata trafila i problemi di messa a punto del nuovo strumento di guerra. I collaudi sembravano non finire mai e le presentazioni alla stampa venivano spesso rinviate.

Le ripercussioni di un flop avrebbero avuto proporzioni bibliche, ma la difficoltà emerse erano già bastate a scatenare l’ironia di tanti. Solo un risultato straordinario poteva cancellare le infelici premesse. Piech lo sapeva e non si tirò indietro, anzi spinse i suoi a fare gli straordinari. Alla fine il prodigio giunse a compimento e la Veyron venne svelata al pubblico, stordito dalle sue innovazioni. Le prime prove della stampa vennero effettuate in Sicilia nel 2005, sul circuito della Targa Florio, per annunciare a tutti che gli autori erano sicuri del fatto loro.

Il percorso madonita, infatti, non è tenero con i prodotti mediocri e mette in luce qualsiasi lacuna, anche la più piccola. Una prova del fuoco superata egregiamente dai progettisti, che ottennero il consenso sperato. Il miracolo aveva preso forma. Oggi nessuno osa mettere in dubbio la qualità del risultato, che esprime dei numeri eccezionali, non solo per la velocità massima superiore ai 400 km/h. Basta scorrere la scheda tecnica per avere soddisfazione su molti fronti.

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ultimo aggiornamento: 01-03-2014