Sono passati 38 anni, da quando Sandra Sandri è scomparsa. La piccola all’epoca aveva solo 11 anni e si trovava in via Farini, nel centro di Bologna. Ora a preoccupare la squadra mobile è la scomparsa anche di un uomo, tale Remo Gnocco. Nel 1979, si è parlato di semplice suicidio e non si è dato molto peso all’evento. Oggi si sospetta che forse quel signore fosse al corrente di qualcosa di importante, relativo al gruppo di pedofili frequentatori del bar di Via Carissimi, la strada in cui abitava Sandra e la sua famiglia.

Il merito di questa nuova pista è di una lettera anonima recapitata, alla fine dell’estate 2012, nella quale viene esposta la vera storia della morte di Remo: non un suicidio, ma un omicidio. Omicidio collegato al caso di Sandra. Ovviamente, si tratta di un’ipotesi. Ci sono bisogno di prove. Secondo la lettera l’uomo aveva discusso diverse volte con Franco Mascagni, condannato per abusi sessuali sulla bambina e molto nel 2011.

Remo Gnocco è scomparso proprio alla vigilia del processo per le violenze, nel quale con Mascagni fu condannato, ma il suo cadavere non è mai stato ritrovato. Un giallo in piena regola e con ancora tantissime cose da scoprire e da capire. La chiave, secondo la squadra mobile, è il gruppo di frequentatori del bar di via Carissimi. Qualcuno sa ed è tempo che sveli il segreto e dia un po’ di pace alla famiglia Sandri.

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Via | Corriere

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ultimo aggiornamento: 27-06-2013