Abbiamo scelto per voi 3 delle auto sportive McLaren più belle di sempre. Nella lista manca l’iconica F1, ma in questo caso non si fa riferimento alle doti tecnologiche e dinamiche, espresse in modo raffinato da quella vettura, oggi molto ricercata dai collezionisti di tutto il mondo.

I modelli selezionati per l’articolo sono molto recenti ed esprimono la competenza attuale della casa di Woking, intimamente connessa all’universo dei Gran Premi. Seguiteci nel nostro viaggio alla loro scoperta.

McLaren P1

La McLaren P1 è un oggetto di collezionismo dell’era moderna. Le cifre sono di stampo corsaiolo: accelerazione da 0 a 100 km/h in 2”8, da 0 a 200 km/h in 6”8, da 0 a 300 km/h in 16”5.

E’ limitata elettronicamente a 350 km/h la velocità massima, mente la frenata da 100 km/h a zero richiede soli 30.2 metri, un valore che la dice lunga sulla sua capacità di decelerazione. Con questi dati si conferma il profilo dinamico, particolarmente energico, della creatura britannica, spinta da un motore ibrido, con unità termina V8 biturbo da 3.8 litri abbinata a un propulsore elettrico, capace di sviluppare la strepitosa potenza di 916 cavalli. Nel ciclo combinato le sue emissioni di CO2 sono di 194 g/km.

Questa vettura segna il nuovo limite di riferimento nella produzione stradale della casa di Woking. La sua linea sinuosa ed estrema è votata al culto dell’aerodinamica, che gioca un ruolo fondamentale quando si vogliono raggiungere le vette prestazionali.

Il peso è maggiore rispetto alla vecchia F1, ma le prestazioni sono di livello ancora più alto, anche in termini di handling. Solo in circuito si possono raggiungere i suoi limiti, con il supporto di un’aderenza adeguata al rango del prodotto, che vanta freni di ottima efficacia, per contrastare le velocità stellari che si raggiungono in pochi secondi.

McLaren 650 S

La McLaren 650 S si offre allo sguardo con forme aggressive. Questa vettura va ad inserirsi fra la MP4-12C e la P1, ma è più vicina alla vettura di accesso alla gamma, rispetto alla quale rappresenta un’evoluzione in termini di contenuti e prestazioni. Anche le forme sono quasi identiche alla entry level, ma il frontale è ora simile a quello della hypercar di Woking, cui si avvicina maggiormente sul piano prestazionale.

Come si evince dalla sigla, il nuovo modello raggiunge quota 650 cavalli di potenza, sprigionati dalla stessa unità V8 biturbo da 3.8 litri della MP4-12C. A renderla più efficace, su strada e in pista, provvedono gli interventi su aerodinamica, assetto e altri elementi del pacchetto tecnico e funzionale. Anche in questo caso sarà disponibile una variante scoperta.

Progettata e sviluppata per offrire il massimo in termini di lusso, emozioni e piacere di guida, ma anche per regalare un forte appagamento estetico, la 650S mette a frutto 50 anni di esperienza nel mondo delle corse e del motorsport.

L’auto sfrutta anche il know-how derivante dal ciclo di sviluppo della MP4-12C e della P1, fra cui va a posizionarsi, come modello intermedio della gamma.

McLaren MP4-12 C

Questa creatura di Woking, presentata dagli autori come “Formula 1 stradale”, si colloca nello stesso segmento della Ferrari 458 Italia. Gli uomini di Ron Dennis hanno lavorato sodo per creare una supercar veloce e aggressiva, ma attenta all’ambiente e alla versatilità d’uso.

Il cuore ad otto cilindri, sovralimentato con due turbocompressori, eroga oltre 600 cavalli di potenza massima, per oltre 200 miglia di velocità di punta. L’accelerazione da 0 a 60mph viene coperta in poco più di 3 secondi. Grazie all’efficienza del motore, le emissioni di anidride carbonica si fermano a 300 g/km. Alta l’attenzione per la leggerezza, conseguita con l’esteso impiego di fibra di carbonio e alluminio.

La vasca dell’abitacolo, in materiali compositi, pesa solo 81 chilogrammi. La filosofia “adding Lightness” si ritrova in ogni dettaglio. Una conferma giunge dalla posizione e inclinazione dei radiatori, che tiene conto della necessità di ridurre al minimo la lunghezza e il peso delle tubazioni. Molte le soluzioni attinte dal catalogo delle corse. Il cambio sfoggia comandi al volante, come sulle monoposto da Gran Premio.

Si tratta di un 7 marce doppia frizione, che consente passaggi multipli rapidissimi. L’assetto è governato dal Proactive Chassis Control system, che ottimizza i parametri di esercizio in funzione delle condizioni di impiego. Non manca il Launch Control, per partenze al fulmicotone. L’impianto frenante è in alluminio forgiato, con effetti positivi sulla cura dimagrante. Abbondanti dosi di downforce, utili soprattutto ad alta velocità, vengono generate dall’aerodinamica intelligente. Le porte si aprono ad ali di gabbiano, per agevolare l’uscita nei parcheggi più stretti.

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ultimo aggiornamento: 26-05-2014