[quote layout=”big”]Palmira è uno straordinario sito Patrimonio dell’Umanità nel deserto e ogni sua distruzione sarebbe non solo un crimine di guerra ma…un’enorme perdita per l’umanità.[/quote]

Dice così Irina Bokova, direttore generale dell’Unesco. E poi, in riferimento all’ipotesi che Palmira, l’antica città della Siria di cui l’Isis ha assunto il controllo, possa essere distrutta, aggiunge: “Un’enorme perdita per l’umanità”. Usa questa espressione l’Unesco, per descrivere l’ipotesi che Palmira, l’antica città della Siria di cui l’Isis ha assunto il controllo, sia distrutta. Ha quindi sottolineato che quello “è il luogo di nascita della civiltà umana. Appartiene all’umanità intera e credo che tutti dovrebbero essere preoccupati per ciò che sta accadendo”.

Palmira – il cui nome greco è una traduzione letterale dell’aramaico Tadmor e vuol dire Palma – è stata per lunghissimo tempo uno snodo carovaniero fondamentale per quanti (viaggiatori o marcanti) attraversano il deserto siriaco per andare da Occidente a Oriente, da Roma alla Mesopotamia, alla Persia, all’India e fino alla Cina. Era chiamata Sposa del deserto.

Purtroppo i precedenti dell’Isis non fanno ben sperare: nei territori conquistati in Siria e in Iraq, ha distrutto già in passato tesori archeologici di inestimabile valore.

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ultimo aggiornamento: 21-05-2015