[blogo-gallery id=”129485″ layout=”photostory” title=”Scavi Archeologici Castellammare di Stabia” slug=”scavi-archeologici-castellammare-di-stabia” id=”129485″ total_images=”6″ photo=”0,1,2,3,4,5″]

Quando i restauri dei siti archeologici in Italia si concludono un sospiro di sollievo è naturale. E’ la volta delle Ville di Castellammare di Stabia, l’antica Stabiae, tra Napoli e Sorrento, cittadina strategica e salubre. Conquista romana nel IV sec. d. C. la cittadina fu, per il clima mite, luogo privilegiato dei ricchi patrizi che costruirono a Stabiae le loro ville d’otio prima della grande eruzione del 79 d.C.
Villa San Marco e Villa Arianna sul monte Varano sono due esempi di abitazione di epoca romana che si aprono alle visite dopo i recenti restauri: potrete visitare per la prima volta le terme e gli atrii di Villa Arianna e proseguire la visita tra i ninfei e i loro vasti quartieri abitativi.

Meno estesi di Pompei ed Ercolano, gli scavi di Castellammare sono un esempio molto raffinato di archeologia, testimonianza della vita dei ricchi proprietari lontani dalla città. Villa San Marco dal nome della cappella cristiana sorta in epoca successiva, è stata costruita in età augustea, ma con aggiunte di epoca giulio-claudia. Non sarà difficile immergerci nell’atmosfera di una tipica giornata d’ozio: i punti panoramici, come il giardino e la piscina, il porticato e le terme decorate di amorini e lottatori ci avvicinano ad abitudini lontane. Non dimenticate la cucina! Ambiente più rustico, nelle cucine c’ è la vita autentica: la villa dal punto di vista di cuochi e servitori che hanno lasciato testimonianze scritte sulle pareti.

Villa Arianna, con aggiunte di epoche successive è famosa per le pitture con scene di Arianna figlia del re di Creta, Minosse. In gusto miniaturistico del proprietario che prediligeva minuziose pitture per le decorazioni soggetti mitologici e paesaggi, ma anche scene a grandezza naturale, come quelle del ciclo mitologico di Arianna e Teseo, o di Dioniso. Ambienti piccoli si alternano a ambienti più spaziosi, caratterizzati da pavimenti a mosaico. Dall’1 agosto , grazie agli archeologici dell’Hermitage di San Pietroburgo e dai restauratori dell’Ufficio scavi di Stabia, la villa amplia il percorso di visita anche alle terme, con un giardino come disimpegno e le stanze 44 e 45 che si aprono sul’atrio della villa con la decorazione, ben conservata, nel II stile pompeiano.

Informazioni per la visita

L’ingresso alle Ville di Stabia è libero

Orario:
da novembre a marzo
08.30 – 17.00
da aprile a ottobre
08.30 – 19.30

Come arrivare:
Da Napoli: Circumvesuviana linea Napoli-Sorrento, fermata via Nocera
+ BUS 1 Rosso EAV

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ultimo aggiornamento: 28-08-2015