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Una manifestazione di enorme prestigio che da sola basterebbe a conferire lustro internazionale a Firenze

Il lustro a cui si riferisce Dario Nardella, vicepresidente della Cassa di Risparmio di Firenze è del prossimo evento che interesserà la città: la 29esima edizione della Biennale Internazionale d’Antiquariato. Dal 26 settembre al 4 ottobre 2015 Palazzo Corsini aprirà i battenti ad espositori di tutto il mondo (Jean-Luc Baroni di Londra, l’ Otto Naumann Ltd di New York e Dr., Mullany di Londra, De Jonckheere di Parigi e Ginevra, Cesare Lampronti di Londra e Roma, Robilant+ Voena di Milano e Londra), per una kermesse che espone opere di altissima qualità. Quest’anno, la Biennale ospita espositori e gallerie concentrate non solo sull’antiquariato, ma anche su collezioni d’arte moderna e contemporanea, dando un’impronta all’evento sempre meno circoscritto. Dall’antiquariato a Jeff Koons, il passo sarà semplice: l’artista americano inaugurerà l’evento.

Si è scelto di far inaugurare l’evento a Jeff Koons, l’arti-star milionario pronto a non deludere le aspettative degli organizzatori che auspicano in una Biennale raffinata, magica e veramente aperta al mondo. La mostra Jeff Koons In Florence si svolgerà nella splendida Sala dei Gigli di Palazzo Vecchio e in Piazza della Signoria. Koons (e i suoi assistenti), presenteranno in apertura l’opera monumentale di 3 m Pluto and Proserpina, copia del Ratto di Proserpina di Bernini alla Galleria Borghese, nell’Arengario di Palazzo Vecchio, affiancato dall’Ercole e Caco di Baccio Bandinelli.

PARIS, FRANCE - NOVEMBER 23:  Contemporary artist Jeff Koons attends the 'Jeff Koons' Retrospective Exhibition : Private Visit at Beaubourg on November 23, 2014 in Paris, France.  (Photo by Bertrand Rindoff Petroff/French Select/Getty Images)

Un confronto tra Jeff Koons e l’antico che parte già da qui, dall’ingresso in uno dei musei dove il valore estetico si coniuga ad una sapienza tecnica indiscussa. L’opera in acciaio inox, smaltata con colore giallo a specchio come i suoi Ballon Dog, i giocattoli-palloncino, è diversa dall’opera Barberini Faun, opera realizzata nel 2013 appartenente alla serie Gazing Ball, in cui cita l’antico con calchi in gesso aggiungendo una sfera blu in equilibrio precario sulla gamba del fauno.

Arti-star, acclamato, quotato e convinto dell’assoluta banalità del gusto del pubblico,(“Ero affascinato dalle immagini banali e realizzai che alla fine è questo che la gente vuole: cose banali”) è pronto a questo confronto a suon di contemporaneo e cultura pop, in cui ciò che conta non è il gusto, il sentimento del bello, ma (ahimè) la sfrontata capacità di trasformare il kitsch in un oggetto di culto. Potere “indiscusso” del mercato! E voi come giudicate la scelta?

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ultimo aggiornamento: 22-09-2015