La storica dell’arte Anna Ottani Cavina ha appena dato alle stampe il suo nuovo libro, “Terre senz’ombra”, secondo volume della collana Imago di Adelphi.

Ha spiegato l’autrice ad Askanews:

“A cavallo tra Sette e Ottocento quando in fondo la Rivoluzione francese ha spazzato via ogni idea di religione e di grandi icone, è attraverso il tema del paesaggio, che prima magari era un tema secondario, che passano molti elementi, come l’idea del mistero. Nella pittura romantica di paesaggio transita di nuovo una certa ricerca dello spirituale, della tensione verso l’alto che si esprime attraverso il paesaggio più che attraverso la pittura accademica di figura o la pittura di storia che è sempre stata centrale nella nostra tradizione”

Nel libro si racconta di come gli artisti stranieri scesi in Italia tra il Seicento e l’Ottocento abbiano creato ciò che chiamiamo il paesaggio italiano:

“Non è mai lo specchio di quello che si vede con gli occhi, è sempre filtrato in maniera molto soggettiva e alla fine questo diventa poi l’idea forse dell’Italia che è transitata anche lontano da qui”

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ultimo aggiornamento: 01-12-2015