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La Ono Arte Contemporanea la galleria di Bologna che si concentra sulla fotografia e su tutte le forme d’arte visive più innovative, si prepara ad inaugurare in collaborazione con la Leo Matiz Fundación di Bogotà dal 14 gennaio 2016 la mostra sugli scatti che il reporter colombiano Leo Matiz (1917-1998) ha dedicato ad una delle icone più outsider del Sud America: Frida Kalho. A Coyoacan negli anni ’40 il fotografo incontra l’artista, da qui una profonda amicizia tradotta in immagini intime che ci raccontano non solo di una donna, ma anche del suo Paese. In mostra troverete 35 fotografie di Leo Matiz e gli schizzi di Vanna Vinci, sulla storia a fumetti pronta per l’autunno 2016.

Leo Matiz, reporter, pittore e gallerista e Frida Kalho all’apice del successo che la porta in giro per il mondo si incontrano: lei scopre che lontano dal Messico, il mondo, la società non solo la guardano incuriositi, ma è anche caratterizzata da diverse lotte e dalle più disparate forme espressive. Torna in Messico Frida, dopo l’ultima speranza di una vita con Diego Rivera capitolata con il matrimonio del ’40 e proprio qui, nel suo paese natio che Leo Matiz la ritrae in confidenza, nel quartiere dove Frida ha vissuto da bambina. Nei suoi scatti sembra voler tornare bambina, diversa dalla “pasionaria” in lotta per il Messico che fu realmente in quegli anni.

Leo Matiz ha l’obiettivo molto vicino e Frida Kalho è a suo agio: le fotografie ritraggono lei e Diego Rivera, ma anche la famiglia dell’artista e le amicizie, colte attraverso uno sguardo che comprende sentimenti ed espressioni sfuggenti e che ci restituisce l’immagine di donne e uomini comuni nel loro ambiente naturale. Frida Kalho è però il centro indiscusso delle fotografie per la particolarità che Leo Matiz riscontra nell’indole della donna: quel mix di dolcezza e rigore che hanno caratterizzato la sua storia personale. Per Leo Matiz prescindere dalla biografia della Kalho è impossibile e anche quando non è lei ma i suoi luoghi ad essere protagonisti degli scatti, sentiamo che tutto ancora può essere detto di lei, ma che tutto è lì, per essere svelato.

La mostra sarà aperta fino al 28 febbraio, ad ingresso libero con i seguenti orari: martedì – giovedì 10.00-13.00 e 15.00-20.00; venerdì e sabato 10.00-13.00 e 15.00-21.00; domenica 16.00-20.00. Lunedì chiuso.

Foto| GettyImages, tutti i diritti riservati e fbonoartecontemporanea

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ultimo aggiornamento: 08-01-2016