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Herb Ritts, un solo nome per il titolo della mostra che si inaugurerà il 20 febbraio a Palazzo della Ragione di Milano, aperta fino al 5 giugno, sufficiente però ad anticiparne il contenuto. Le fotografie di Herb Ritts, infatti hanno il tratto distintivo di un vero artista che ha “scolpito” con la macchina fotografica, ricavando dall’immagine la perfezione, sia che si trattasse di tribù Masai che di star internazionali come Madonna, Bruce Springsteen e Richard Gere.

E’ stato definito un ritrattista, un classicista, un intimista come i poeti, Herb Ritts è stato probabilmente tutto questo, perchè le sue fotografie emanano un sentimento oltre la tecnica. Il bianco e nero che si esaltano a vicenda, la luce calda, avvolgente ed “equilibrante”, la composizione mai eccessiva, ma essenziale, un’estetica raffinata e stringata sono solo pochi esempi di ciò che si ama delle sue fotografie. Da un fotografo di moda come lui, che ha lavorato per le testate e gli stilisti più famosi (Calvin Klein, Chanel, Donna Karan, Gap, Gianfranco Ferrè, Gianni Versace, Giorgio Armani, Levi,s, Pirelli, Polo Ralph Lauren) ci si poteva aspettare una rincorsa verso lo stile. Herb Ritts sembra invece scoprirlo con naturalezza, facendosi invisibile e catturando quella forza che solo un soggetto a proprio agio esprime.

In molti degli scatti di Ritts si riconosce un’ispirazione e un ispiratore: spontaneo come Bert Stern, scenografico come Horst P. Horst, potente come Edward Weston, diretto come Irving Penn, il suo talento è nella capacità di unire estetica, tecnica e contenuto per stampe perfette dove l’equilibrio è soprattutto emotivo. Al centro dei suoi scatti c’è la persona, o meglio il suo sguardo, quasi sempre dritto verso l’obiettivo. Quando lo sguardo non si vede, il corpo è l’origine di tutto ed esprime una bellezza ideale, senza preconcetti colto nell’attimo del movimento. Come nella fotografia dell’atleta Jackie Joyner-Kersee, la cui testa e le spalle sono visibili dall’ombra sul pavimento.

Riflessivo e perfezionista, Herb Ritts si guadagnò la stima e la fiducia delle star immortalate che gli hanno permesso scatti in “confidenza” come quello del profilo di Elizabeth Taylor con la cicatrice di un’operazione al cervello e quelle a Jack Nicholson nei panni di un joker a Londra.

Chi era Herb Ritts: era nato nel 1952 in California da una famiglia ebrea proprietaria di un mobilificio. Dopo un periodo nell’azienda di famiglia, studia Storia dell’Arte e nel frattempo frequenta corsi serali di fotografia. Si fa strada nel mondo della fotografia di moda ispirandosi alla scultura classica e ha immortalato le star rendendole delle icone senza tempo. Famosi gli scatti a Madonna, Mickael Jackson e Nelson Mandela. E’ stato anche regista di spot per l’Absolut Vodka e ha diretto video musicali come Wicked Game di Chris Isaak nel 1989. E’ definito uno dei fotografi più importanti degli ultimi trent’anni. E’ morto probabilmente di Aids nel 2002.

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ultimo aggiornamento: 05-02-2016