[blogo-gallery id=”133785″ layout=”photostory”]

Dal 18 marzo al 26 giugno 2016 la street art sarà in mostra nelle sale di Palazzo Pepoli – Museo della Storia di Bologna. Non solo una mostra ma un excursus sulla storia di una delle forme d’arte che negli ultimi dieci anni è entrata a pieno titolo nelle forme d’espressione più apprezzate. La città di Bologna, tra le prime in Italia ad aver accolto negli anni’70 l’ondata rivoluzionaria dell’arte Pop americana, vanta un passato (e un presente) di sperimentazioni con artisti urbani come Cuoghi Corsello, Blu, Dado e Rusty, Os Gemeos, John Fekner e Rammellzee. “

. La mostra sulla street art è curata da Luca Ciancabilla, Christian Omodeo e Sean Corcoran ed è nata dall’intenzione del Professor Fabio Roversi-Monaco, Presidente di Genus Bononiae di conservare questa “peritura” forma d’arte.

L’input di questa riflessione? La conservazione del murales delle ex Officine di Casaralta (Senza titolo, 2006) e il murale della facciata delle ex Officine Cevolani (Senza titolo, 2003) di Blu, uno degli street artist più importanti del mondo. La tecnica dello “strappo” e della ricollocazione permetterebbe infatti una nuova fruizione dell’opera su muro anche per i posteri.

Nella mostra si va alla scoperta delle evoluzioni della street art, dal fenomeno dei writers a quello degli street artist come Banksy. Per la prima volta in Italia a Bologna, la collezione del pittore americano nato nel quartiere di Chinatown Martin Wong donata nel 1994 al Museo della Città di New York. L’artista è famoso per aver immortalato la vita del suo quartiere multietnico attraverso uno sguardo tagliente e introspettivo.

Informazioni

Orario: aperto il lunedì dalle ore 14.30 alle 20.00; martedì e domenica dalle 10.00 alle 20.00, venerdì dalle 10.00 alle 22.00.
Biglietti: intero € 13,00 (audioguida inclusa) e ridotto € 11,00 (audioguida inclusa).

Foto|geniusbononiae

Riproduzione riservata © 2024 - PB

ultimo aggiornamento: 06-03-2016