“Michelangelo. Io sono fuoco. Autobiografia di un genio” (Sperling & Kupfer) è il nuovo libro dello storico dell’arte Costantino D’Orazio, che dopo Caravaggio, Leonardo e Raffaello si è dedicato al grande scultore e pittore toscano.

L’autore ha raccontato ad Askanews:

“Mi sono calato nei panni di Michelangelo e l’ho fatto parlare in prima persona della sua vita: è una lunga confessione a suo nipote, che Michelangelo fa ripercorrendo i suoi 89 anni di carriera. E’ entrato giovanissimo a 12 anni nella prima bottega e non si è fermato fino a tre giorni prima di morire, e nel libro ripercorre le sue opere, ma anche le sue emozioni, che pochi conoscono”

Il libro parte dall’ultima opera di Michelangelo, la Pietà Rondanini, custodita al Castello Sforzesco di Milano. Un vero e proprio ‘testamento’ dell’artista:

“Michelangelo è un uomo che affronta l’arte in modo sanguigno e molto fisico. Il suo rapporto con il marmo, ma anche con gli affreschi, come quelli della Cappella Sistina, è tutto legato alla sua resistenza: sono sempre prove di forza e sfide. Ma contemporaneamente, si scopre che Michelangelo era capace di una grandissima dolcezza, soprattutto nei confronti del padre e dei fratelli. Si scopre un Michelangelo capace di grande umanità, non solo un burbero scontroso come ce l’hanno sempre raccontato”

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ultimo aggiornamento: 15-05-2016