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Ci sono tutte. Le eroine delle generazioni anni Ottanta-Novanta e quelle più “moderne”. C’è Jem, Creamy, Magica magica Emy e Sailor Moon e altre ancora e sono tutte le protagoniste della mostra “Parimpampum. Le bambine magiche nelle figurine”,  che si terrà fino al 16 luglio 2017 a Palazzo Santa Margherita, sede del Museo della figurina  a Modena.

L’esposizione di figurine, che fa parte della sezione della mostra “80-90. Televisione, musica e sport in figurina”, è un focus sui cartoni animati e sulle eroine magiche provenienti dal Giappone e non solo.  La mostra è stata curata da Francesca Fontana e Thelma Gramolelli.

Ogni visitatore all’ingresso riceverà in omaggio una bustina con sei figurine numerate, collegate ai rispettivi spazi vuoti sul catalogo. La mostra è gratuita e intende guardare al genere maho shojo (ragazze magiche) non solo come un prodotto di svago dedicato alle più piccole, ma anche come un racconto permeato da archetipi di favole, miti e leggende, in grado di proporre modelli universali.

Non solo Giappone: anche l’America negli anni ‘80 produce cartoni animati ispirati alle majōkko giapponesi, ma l’operazione commerciale procede in modo inverso rispetto all’Oriente. Se qui il merchandising faceva seguito al grande successo ottenuto dagli anime, gli americani realizzano il cartone animato ispirandosi a linee di bambole con lo scopo preciso, si direbbe, di favorirne la diffusione: è il caso di Jem e di Lady Lovely, prodotte rispettivamente da Hasbro e Mattel.

 

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ultimo aggiornamento: 21-03-2017