Un diamante bianco da 100.20 carati, taglio smeraldo, sarà messo all’asta da Sotheby’s a New York, il prossimo 21 aprile. Le previsioni della vigilia fissano in 25 milioni di dollari il probabile valore di aggiudicazione. Non si esclude una cifra ancora più alta.

Tutto dipenderà dalla sfida fra i contendenti, che spesso in occasioni del genere si lasciano prendere dal gioco, lanciandosi in lotte al rialzo che scardinano le proiezioni degli analisti.

Il lotto di cui ci stiamo occupando è perfetto, anche nella struttura interna, fissando risultati d’eccellenza sul piano della chiarezza. La sua estrazione è avvenuta qualche anno fa in Sud Africa, a cura di De Beers. Il suo peso, prima di essere tagliato e lucidato, toccava quota 200 carati. Oggi rappresenta una ghiotta opportunità per quei Paperoni che vogliono assicurarsi un pezzo di grande collezionismo.

Prima dell’asta, questo diamante sarà esposto a Dubai, Los Angeles, Hong Kong, Londra e Doha, con misure di sicurezza degne del suo pregio.

Diamante più grande del mondo

L’occasione mi permette di tornare sul Golden Jubilee, il diamante tagliato più grande del mondo, fra quelli di cui si ha conoscenza. Un gioiello della natura che dal 1997 appartiene alla collezione di gioielli reali della Thailandia.

La sua scoperta risale al 1985, quando dalla miniera Premier Mine sgorgò questa grossa meraviglia di 755 carati che, dopo il taglio, fece registrare un peso di 547,67 carati, sufficienti a consegnargli lo scettro del primato mondiale, togliendolo al Cullinan I, conosciuto anche come Grande Stella d’Africa, che lo deteneva dal 1908.

Il nome ad esso assegnato deriva dal cinquantesimo anniversario dell’incoronazione di Bhumibol Adulyadej, Re di Thailandia, cui venne donato. Se il Golden Jubilee è il diamante più grande del mondo, ve ne sono altri meno corposi ma più belli.

SWITZERLAND-AUCTION-DIAMOND

Uno dei più affascinanti è il Pink Star, un diamante rosa da 59.60 carati, venduto da Sotheby’s a prezzo record a Ginevra, con un’offerta di 83 milioni di dollari.

Ignoto il nome dell’acquirente, che si è avvalso di un emissario. In casi del genere, infatti, la riservatezza è importante, per questo si cerca di aggirare le luci dei riflettori, per evidenti ragioni. Una cosa è certa: a Elizabeth Taylor questo capolavoro della natura sarebbe piaciuto tanto. Le celebre diva era una competente collezionista di pietre preziose, anche se non splendide come il Pink Star, che ha segnato il primato per una gemma di questo tipo.

Il lotto è stato battuto nel corso di una sessione dedicata ai Magnificent Jewels. Ovvio il suo ruolo di grande protagonista, perché mai prima d’oggi era stato proposto sul mercato un diamante più prezioso di questo. Facile immaginare l’interesse di sultani, sceicchi e paperoni dei paesi emergenti per tale sublime capolavoro, di immensa rarità. Gli indizi sull’acquirente portano verso i paesi dell’est.

Il Pink Star, con la sua eccezionale ricchezza di colore e le sue dimensioni, offre caratteristiche che superano quelle di qualsiasi altro diamante rosa proveniente da collezioni reali, statali o private. Si tratta di uno dei più grandi tesori naturali della terra e questo è bastato a scatenare l’interesse di molti, con un’accesa lotta a suon di rilanci.

Scoperto in Botswana, il diamante grezzo di 132.5 carati è stato tagliato e pulito con estrema cura da Steinmetz Diamonds, che ha impiegato oltre due anni per trasformarlo in questa gemma straordinaria.

Se il colpo d’occhio è esaltante, i dati tecnici e un’analisi più approfondita rendono ancora più esaltante l’esperienza conoscitiva. The Pink Star è stato inserito tra i diamanti rosa con i più alti gradi di colore e purezza al mondo, ed è stato incluso in una famiglia che comprende meno del 2% di tutti i diamanti. L’autore dell’acquisto si è assicurato un pezzo unico, un vero tesoro della natura. Questo spiega il prezzo proibitivo.

Via | Luxurylaunches.com
Foto | Frogview.com

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ultimo aggiornamento: 16-02-2015