Accade nel napoletano ed è un brutto caso di cronaca. Andrea Cipolletta, 46 anni e una figlia incinta di 19, ha ucciso il fidanzato di lei, un giovane di 25 anni, per paura di vederla andare via. Il tutto a seguito di una lite furiosa che sarebbe nata fra i due uomini, culminata nell’omicidio del ragazzo a seguito di due colpi d’arma da fuoco esplosi dal suocero.

Le cose sono andate così. Vincenzo De Stasio, la vittima, aveva ricevuto da parte del Cipolletta un invito ad incontrarsi per un chiarimento. La ragione dell’incontro nasceva dalla necessità del padre della ragazza di capire le intenzioni di De Stasio nei confronti della figlia: i due innamorati, infatti, in attesa di avere un bambino, volevano lasciare la Campania per rifarsi una vita altrove.

Proprio questo progetto non sarebbe andato a genio al padre della ragazza, che il giovane era solito definire come “un uomo all’antica“. Fu il signor Bruno De Stasio, genitore di Vincenzo, a convincere il figlio ad accettare l’invito del consuocero, nella speranza di potergli aprire gli occhi e promuovere i buoni rapporti. Ma quello che doveva essere un incontro chiarificatore si è poi tramutato in tragedia.

Le parole di sono tramutate in una lite accesa che ha portato all’omicidio del giovane. È lo stesso Cipolletta, costituitosi subito dopo, a dare la ricostruzione dei fatti. Compresa la folle corsa all’ospedale di Napoli, rivelatasi poi inutile, per tentare di salvare la vita del ragazzo. Per l’uomo si sono aperte le porte del carcere, luogo dove dovrà convivere con il senso di colpa per una morte innocente e per aver tolto alla propria figlia l’uomo che amava, oltre che il papà del bambino che porta in grembo. Come già detto, una brutta storia.

Via | Il Mattino
Foto | shoots from Youtube Pupia Campania

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ultimo aggiornamento: 15-07-2013