In un paese, Ciudad Juarez in Messico, che negli ultimi anni ha visto morire, stuprare e scomparire nel nulla tantissime donna, ha fatto la sua comparsa una figura un po’ inquietante, una donna che, almeno a quanto dichiarato sui mass media, avrebbe deciso di farsi giustizia da sola per le donne rimaste vittime di violenza.

Su di lei non si sa molto, se non che si è autodefinita “Diana la cacciatrice” e che, secondo gli inquirenti, potrebbe essere rimasta vittima di violenze lei stessa. E’ questa la prima pista su cui si starebbe concentrando in queste ore la polizia.

La donna, bionda con i capelli corti ed un’età intorno ai 50, ha rivendicato tramite un messaggio lasciato ai media locali l’uccisione di due autisti di autobus nella cittadina messicana, da troppi anni colpita da casi di violenza e traffici di droga.

“Io stessa e altre donne abbiamo sofferto in silenzio, ma ora non posso più rimanere inerte”

Queste le parole scritte dalla donna in un’email in cui ha aggiunto che molte ragazze avrebbero subito violenza da parte di alcuni autisti di bus e che le aggressioni avrebbero colpito anche delle donne che fanno il turno di notte in fabbriche lungo la frontiera con gli Stati Uniti.

Ma gli inquirenti si sono orientati anche su una seconda pista; le mail e le motivazioni indotte dalla donna potrebbero essere una copertura per celare altre motivazione che avrebbero a che fare con il racket: uccidere i due uomini potrebbe essere stato un avvertimento per tutti coloro che non hanno intenzione di pagare il pizzo.

Via | Corriere.it

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ultimo aggiornamento: 03-09-2013