New York: tra arte-spettacolo e compratori europei il mercato d’arte non crolla
Dalle foto e dai post che si trovano nella rete, le fiere che hanno movimentato New York fino a qualche giorno fa non hanno deluso troppo le aspettative di pubblico e mercato.Al “The Armory Show“, la fiera d’arte più attesa, nessun crollo. Le vendite ci sono state nonostante il dollaro in caduta, grazie ai molti
Dalle foto e dai post che si trovano nella rete, le fiere che hanno movimentato New York fino a qualche giorno fa non hanno deluso troppo le aspettative di pubblico e mercato.
Al “The Armory Show“, la fiera d’arte più attesa, nessun crollo. Le vendite ci sono state nonostante il dollaro in caduta, grazie ai molti compratori europei accorsi, spinti anche dalla moneta debole. E i galleristi, nonostante le iniziali preoccupazioni, si sono definiti soddisfatti.
James Westcott, come scrive sul blog di Artreview, ha visitato “The Armory Show”, “Volta” (la più interessante), “Pulse” (la più deludente) e “Scope”. Dalle immagini e dalle parole riportate l’arte diventa sempre più spettacolare, affidando alla scultura e alle performance questo ruolo. La pittura invece sembra rispecchiare una tendenza surreale e fantastica. L’installazione dei pezzi di manichini che reggono libri, martelli, pinze dell’artista Thomas Hirschhorn rispecchia questa spettacolarità. Ma il messaggio aggressivo ed efficace, usa le tue idee come strumenti, anzi armi, mi piace.
Lunga fila per entrare alla “Dark Fair“, che come “Disarmory” si è dimostrata più un evento spettacolo, per via dell’atmosfera a lume di candela, che una fiera d’arte contemporanea. Più bar che stand insomma.
Timothy Hartley Smith ha scattato diverse immagini che dimostrano l’eterogeneità dell’arte proposta al The Armory Show. La barca floscia di Erwin Wurm è la mia preferita insieme alla scultura-puffo di Brandon Lattu.
Via | Artreview e The Art Newspaper