[blogo-gallery id=”165297″ layout=”photostory” title=”Biennale Arte Venezia 2015, Logica del passaggio” slug=”biennale-arte-venezia-2015-logica-del-passaggio” id=”165297″ total_images=”7″ photo=”0,1,2,3,4,5,6″]

Biennale di Venezia 2015: fino al 7 giugno 2015 andrà in scena presso la Fondazione Querini Stampalia di Venezia, Logica del passaggio, il progetto di ricerca a lungo termine proposto da Maria Iorio & Raphaël Cuomo, vincitori della decima edizione del Premio Furla. Progetto che verrà presentato in concomitanza con la 56esima Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia.

La mostra di Maria Iorio & Raphaël Cuomo, curata da Simone Frangi, presenta la prima fase di lavoro sul progetto che ha permesso ai due artisti di aggiudicarsi a novembre 2014 il prestigioso riconoscimento: un premio biennale d’eccellenza per l’arte contemporanea dedicato a giovani talenti italiani, ideato e curato da Chiara Bertola e voluto per sostenere l’arte nel nostro paese.

La decima edizione del Premio è andata a Maria Iorio & Raphaël Cuomo, che in Logica del passaggio analizzano il contesto generale dei fenomeni d’emigrazione economica italiana dal Sud del continente verso il Nord, tra la fine degli anni 50 e la metà degli anni 60.

Il lavoro presentato in Fondazione Querini Stampalia stringe infatti il suo focus sui flussi migratori verso la Svizzera negli anni Sessanta, caratterizzati dal confinamento di lavoratrici e lavoratori immigrati alla mera sfera produttiva, da discriminazioni e xenofobia, e dall’utilizzo della strategia del “rischio sanitario” come mezzo di controllo del movimento d’emigrazione e di legittimazione da frontiera.

Simone Frangi, curatore della mostra, spiega:

Logica del passaggio sottolinea, con la strategia del dubbio, la discrepanza tra le narrazioni ufficiali e istituzionali della migrazione economica italiana e le esperienze soggettive dei migranti con l’obiettivo di costruire una “storia dal basso” capace di registrare la sostanza vissuta che alimenta i fatti storici, la loro natura polifonica e quella percentuale di oblio e di obliterazione che accompagna la costruzione della memoria sociale.

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ultimo aggiornamento: 18-05-2015