Un colonialismo rinnovato in chiave post moderna: sfila l’uomo di Salvatore Ferragamo
Le avanguardie del Novecento, l'arte, la Parigi di inizio secolo, ma anche l'Africa con i colori della terra, i marroni bruciati, le sabbie ocra, i rossi corallo, i blu tinti di indigo. Questi i temi della collezione spring – summer 2010 di Salvatore Ferragamo alla Milano Moda Uomo.
Un viaggio nell'arte, nei costumi, dove i tessuti, i decori, i ricami, le tinture, le tecniche di lavorazione artigianale spezzano la monotonia della produzione seriale. Un colonialismo rinnovato in chiave post moderna, che accoglie suggestioni esotiche dai contrasti irresistibili: fibre naturali come la rafia, accostate a pelli deluxe, di cocco e alligatore.
E' un uomo che alla naturale eleganza aggiunge l'anima dell'esploratore, uno spirito libero, vestito da gentleman inglese. In panama e gessato, in un discreto mix di esotico e urbano. Predilige l'abito doppiopetto, dal taglio sartoriale e senza peso.
Il completo maschile per eccellenza ritrova un fitting assolutamente contemporaneo. Tagli che si fondono con le linee del corpo. Giacche slim, strutturate e senza peso. I pantaloni hanno dettagli sartoriali, le camicie colli a V plissettati, polsi e colletti a contrasto.
La maglieria è assoluta terra di sperimentazione con texture ricchissime: senza cuciture, fatte di unico pezzo, e ancora maglie doppiate, sfrangiate, come nei costumi tribali. E' l'Africa dei riti tribali, dove il colore è assonanza perfetta con la natura.