La digiunoterapia non è un modo veloce per perdere qualche chilo di troppo ma una vera a propria cura per diverse patologie o condizioni pre-patologiche croniche tra cui il diabete e le cardiopatie.

In realtà stiamo parlando di una terapia del tutto naturale antica quanto l’uomo. Infatti praticare il digiuno, inteso come l’astensione volontaria dal cibo e dalle bevande per un tempo limitato, è sempre stato visto come una pratica salutare necessaria per purificare il corpo e predisporre alla meditazione e all’ascesi.

Filosofi e grandi mistici hanno praticato il digiuno in maniera sistematica, ma quando l’astensione dal cibo ha uno scopo piuttosto curativo o preventivo, va fatto con diversi crismi. L’obiettivo, infatti, è quello di liberare il corpo da tutte le sostanze tossiche accumulate attraverso una eccessiva e cattiva alimentazione che provocano reazioni infiammatorie rallentando il metabolismo e le funzioni vitali. Così disintossicato, l’organismo può così procedere ad una sorta di auto-guarigione, riuscendo da solo a ripristinare il proprio naturale equilibrio superando condizioni morbose dovute proprio ad intossicazione da cibo. Ecco le patologie per cui è indicato il digiuno terapeutico:

Naturalmente la digiunoterapia va seguita dietro controllo medico, all’interno di un più articolato percorso curativo, e soprattutto dopo attenta valutazione delle condizioni generali del paziente in relazione all’età. Le digiunoterapia si divide in quattro sottogruppi:

  • Secca: prevede l’astensione totale da cibo e bevande, acqua inclusa, per un minimo di 24 ore fino ad un massimo di 48. Stimola il sistema linfatico ad eliminare il muco e i liquidi in eccesso nel corpo e le tossine in esse concentrate
  • Umida: prevede l’astensione dal cibo ma non dall’acqua e si può seguire da un minimo di 4 giorni ad un massimo di 20. Consente di purificare il sangue
  • Mista: prevede un’alternanza delle prime due con questa sequenza: umida, quindi secca, di nuovo umida e infine uscita dal digiuno
  • Attenuata: prevede l’astensione dal cibo ma sono consentite bevande nutrienti come il latte e i frullati di frutta e di verdura

Come anticipato, la terapia del digiuno va seguita dietro stretto controllo medico e deve essere interrotta non appena le condizioni del paziente lo richiedano. I benefici, secondo coloro che la praticano abitualmente, sono però tali da giustificarne il ricorso.

Foto| via Pinterest

Riproduzione riservata © 2024 - PB

ultimo aggiornamento: 01-10-2013