E’ stato compiuto un altro passo verso la conclusione del processo che vede come unico imputato Salvatore Parolisi, l’ex caporal maggiore accusato dell’omicidio di Melania Rea, la sua giovane moglie e mamma della piccola Vittoria. In primo grado il gup di Teramo Marina Tommolini aveva condannato l’uomo all’ergastolo e, proprio pochi minuiti fa è arrivata la sentenza emessa dalla corte d’appello de L’Aquila: la pena, probabilmente anche per effetto della richiesta del rito abbreviato, è stata ridotta a 30 anni di carcere per Parolisi.

La triste vicenda di Melania Rea è nota a tutti e noi della redazione di Pinkblog si siamo spesso soffermati su questo terribile fatto di cronaca. Sono ormai trascorsi più di tre anni – era il 18 aprile 2010 – da quando Melania, 29 anni, scomparve nel bosco delle casermette di Ripe di Civitella, in provincia di Teramo. Il corpo della donna fu trovato due giorni dopo e, inseguito alle indagini svolte dai carabinieri, nel luglio dello stesso anno Parolisi fu arrestato per l’omicidio della moglie.

Il 26 ottobre è arrivata la sentenza di primo grado in cui l’uomo è stato condannato all’ergastolo; le motivazioni della sentenza depositate pochi giorni dopo parlavano di furia omicida scatenata nell’uomo dal rifiuto di Melania a fare l’amore con lui.

Ora la riduzione della pena, da ergastolo a 30 anni di reclusione per il marito della povera Melania.

Via | Crimeblog

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ultimo aggiornamento: 30-09-2013