Gerry Hofstetter lo si può definire un po’ The Lord of the lights e il perché è semplice da comprendere, visto che la sua fama di artista della luce lo precede. L’ultimo progetto in cui si è cimentato gli fa poi anche onore, visto che aveva lo scopo di dare un’estetica e una forma alla bella iniziativa della Swiss Airways, dedicata all’interazione fra le persone.

Ma andiamo con ordine e spieghiamo un po’ tutto. Galeotto fu uno studio dell’Istituto forsa, commissionato proprio da Swiss, per sondare gli umori degli europei riguardo al senso di appartenenza ad una comunità. Il risultato della ricerca ha tuonato che per il 79% degli intervistati quest’ultimo sta ormai venendo a mancare e che, secondo l’82%, è anche cresciuto l’egoismo fra la gente.

In risposta è nato l’evento “Art of Attentivness” che ha visto scendere in campo Gerry Hofstetter al servizio di Swiss. Il light artist ha iniziato un tour europeo durato un anno, durante il quale ha illuminato con le sue celebri installazioni le facciate dei più famosi edifici delle grandi metropoli.

Il significato del gesto si cela dietro all’allegoria della luce che illumina non solo i monumenti più noti, ma anche i valori di una comunità. Pochi giorni fa il tour si è chiuso a St. Moritz con una maxi installazione aerea che ha colorato le Alpi svizzere di mille suggestioni.

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Per l’occasione Hofstetter ha infatti usato dei grandi palloni sospesi come tela bianca da riempire con un mix and match di fotografie. I soggetti delle foto erano gli occhi dei passeggeri Swiss, che hanno partecipato al progetto facendosi un eye-selfie e caricandolo sul sito della compagnia.

Un modo per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema dei rapporti fra le persone, in questo caso simboleggiato dai mille sguardi che si sono elevati a 3000 metri di altezza sullo sfondo del Diavolezza.

Dopo aver illuminato istituzioni architettoniche europee quali il Royal Observatory di Greenwich-Londra, il Fairmont Hotel di Amburgo, l’Opera di Vienna, la Chiesa del Sagrat Cor a Barcellona, la Cité Universitaire di Parigi ed il Museo Leonardo da Vinci di Milano, Gerry Hofstetter è tornato così in patria per concludere in bellezza l’esperienza.

Questo il commento di Iris Malich, direttrice di SWISS per la Germania:

[quote layout=”big” cite=”Iris Malich]Il nostro obiettivo era quello di coinvolgere persone da tutta Europa nel nostro movimento per una maggiore attenzione ed un maggiore rispetto reciproci, ponendo l’accento su questi fondamentali valori. Le installazioni luminose, ma anche l’alta partecipazione sul nostro sito web, hanno dimostrato che abbiamo ottenuto un successo impressionante[/quote]

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ultimo aggiornamento: 13-11-2015