Le donne che ogni giorno prendono la metropolitana per motivi di studio, di lavoro o di svago sanno bene quanto sia spiacevole sentirsi addosso degli sguardi insistenti e, molto spesso, dalle semplici occhiate, si passa a vere e proprie molestie. Il fenomeno delle molestie in metro è in costante aumento e, grazie alle denunce prestate dalle ragazze che ne sono rimaste vittima, è stato possibile, in molti casi, bloccare e arrestare gli uomini.

Spesso, però, gli agenti di polizia sono costretti a tampinare l’uomo, aspettando il momento giusto per fermarlo; è il caso, riportato sul Corriere della sera, di una quindicenne milanese, perseguitata da ormai una decina di giorni da un trentenne che la tampina con insistenza sulla linea gialla della metro. Fino ad ora l’uomo non l’ha avvicinata ma, come hanno dichiarato gli agenti della Polmetro con cui la ragazza è sempre in contatto via chat:

“L’ha puntata e dobbiamo tenerlo d’occhio. I tipi come lui, se prendono di mira una donna con tanta insistenza, potrebbero passare oltre”.

Dalla persecuzione, alla molestia fino, addirittura, al tentativo di violenza sessuale il passo è breve e gli agenti che lavorano nella metropolitana di Milano sanno bene come sia importante seguirli per bloccarli non appena il comportamento si fa aggressivo.

Ma come si riconosce un maniaco? E’ quasi impossibile dal momento che, la maggior parte di questi uomini che si introducono in metro per palpeggiare una malcapitata vengono descritti come “normali”. Pensionati ma anche professionisti in giacca e cravatta che, in modo a dir poco inquietante e seriale, si appostano sulla banchina della metro proprio in determinati orari; sembra, infatti, che la maggior parte dei molestatori punti le giovanissime, sicuramente meno pronte a reagire in una situazione di questo tipo.

Via | Corriere.it

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ultimo aggiornamento: 18-10-2013