In occasione del Fuorisalone 2017, Cassina presenta il Soft Props di Konstantin Grcic, composto da elementi di seduta modulari in due misure che possono essere uniti in varie combinazioni. A partire dall’elemento più astratto, il pouf, il sistema può essere costruito per meglio relazionarsi con lo spazio circostante. L’utente interagisce continuamente con il divano disponendo i cuscini sciolti con libertà per creare il confort desiderato.

Il patrimonio di Cassina è evidente nello sviluppo di questo progetto. Il tubo esposto che percorre intorno a Soft Props richiama il corrimano della Metropolitana Milanese, parte del progetto curato da Franco Albini e Bob Noorda, o le ringhiere dei grandi transatlantici che Cassina arredava negli anni 50. Grcic sviluppa questo forte elemento architettonico utilizzando il tubo a vista che delimita il perimetro del divano, creando un confine protettivo che definisce lo spazio all’interno dello spazio. Il tubo è costituito da quattro diverse parti intercambiabili, unite grazie ad un sistema di giunti invisibili, che permettono la realizzazione di diverse composizioni. Alcuni segmenti esterni del tubo sono ricoperti da poliuretano espanso integrale, sia per motivi estetici che funzionali.

Soft Props muta in base alle necessità dell’utente. Mentre il divano continua ad avere una funzione importante e un ruolo centrale nella casa, è anche un elemento che può essere utilizzato nelle aree pubbliche per creare situazioni dove persone possono incontrare e comunicare in spazi condivisi. La sfumatura tra il pubblico e il private quindi svanisce, non esiste più una chiara separazione. “Volevo disegnare un mobile legato allo spazio, qualcosa di più astratto, senza compromettere il confort” spiega Konstantin Grcic.

La ricerca costante di Konstantin Grcic sull’uso dell’arredamento in un contesto architettonico fa parte di uno studio commissionato da Cassina a una selezione di influencer e inserito nel libro ‘This will be the Place’. In occasione del 90° anniversario di Cassina, il libro sarà presentato durante il Fuorisalone in un’installazione innovativa curata dall’art director Patricia Urquiola presso la Fondazione Giangiacomo Feltrinelli.

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ultimo aggiornamento: 04-04-2017