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Voce fuori dal coro, minotticucine presenta una nuova cucina al Fuorisalone 2017, anno di Euroluce. E lo fa tornando alla tradizione, reinserendo la maniglia all’interno della sua gamma progettuale, pur mantenendo i principi di design che l’hanno resa leader della proposta elegante minimalista. Lo spunto arriva dal Giappone e dalla sua cultura minimalista, e in particolare alle famose pareti shoji, tipiche della stanza giapponese “Washitsu”.

L’ispirazione sono proprio le pareti shoji, quando si aprono verso altre stanze o meglio ancora quando si aprono verso un giardino. Il Giappone è famoso per i suoi giardini e soprattutto per i ciliegi in fiore; uno spettacolo naturale che va ammirato e contemplato nella sua totale semplicità e bellezza. Il termine “Hanami”, scelto per battezzare la nuova cucina, incarna proprio questo concetto.

Il progetto è caratterizzato da elementi sporgenti verticali e orizzontali che si seguono sul frontale e sui fianchi. La maniglia quindi c’è, ma non si vede perché celata in un gioco di elementi sporgenti. Uno studio al millimetro per agevolare le aperture delle basi e nello stesso tempo dare un aspetto di continuità.

La maniglia e i profili verticali in “Hanami” non sono un decoro né un’appendice, ma sono parte integrante e funzionale del progetto stesso. Questo è reso possibile anche dal movimento tridimensionale degli elementi che creano contrapposizioni di vuoto e pieno diventando caratteristiche funzionale della cucina. Gli elementi orizzontali sporgenti diventano maniglie, mentre gli elementi verticali permettono di nascondere quell’obbligato, tecnico ma fastidioso segno nero che si nota tra una base e un’altra.

La grande sfida progettuale di Hanami è proprio quella di rendere gli elementi sporgenti necessari, e non un semplice decoro. Nel progetto Hanami, l’unione visiva tra gli elementi sporgenti forma come una leggera cornice sull’anta senza però essere predominante, urlata. Silenzio visivo reso protagonista anche dalla presenza del legno, uniforme come materiale, colore e finitura, per rendere l’insieme ancora più compatto alla vista.

“Hanami” è realizzata in legno fossile, materiale conservato dalla natura per migliaia di anni e oggi recuperato e lavorato per mostrarsi nella sua bellezza senza tempo. Il piano di lavoro è tagliato con un angolo a 45°, dettaglio che ne elimina lo spessore e che caratterizza ormai da anni i concetti estetici di minotticucine. E anche Hanami, così come nel modello Anima presentato lo scorso anno, nasconde le fughe sul piano di lavoro, utilizzando in questo caso un diverso materiale per il piano e per la spalla, che focalizzi l’attenzione sull’abbinamento e non sulla giunzione.

Il marmo Lericy, caratterizzato da venature bianche e sottili, costruisce una trama su un fondo delicato che lavora in monotonalità con il frontale di legno fossile. In abbinamento il “Versilys gold” questo marmo prende il nome dalla Versilia, delicato mix di grigi, amalgamati in modo spontaneo. I marmi scelti dalla collezione esclusiva “Luce di Carrara” rappresentano unicità nel loro genere per varietà di formati, lavorazioni e combinazioni di colori, grazie alla straordinaria abilità artigianale e industriale di Henraux, ne rende possibile ogni lavorazione.

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ultimo aggiornamento: 26-04-2017