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SUPERGUFRAM nasce per soddisfare tutti quei collezionisti sempre più esigenti a cui Gufram non bastava più. Provocativa, graffiante, irriverente come sempre, l’azienda fondata a Torino nel 1966 e oggi di base a Barolo – presente con i suoi iconici pezzi radical all’interno delle collezioni più prestigiose del design internazionale – sbarca per la prima volta alla blasonata fiera di Design Miami/Basel con la sua ultima novità. Non una nuova azienda ma uno spin-off, realtà virtuale dal software surreale, una galleria senza un preciso spazio fisico, un acceleratore di possibilità che di Gufram porta il nome, ma che negli spazi di Curio a Basilea è diventata SUPER.

Come già successo 50 anni fa, SUPERGUFRAM intende guardare al mondo della produzione limitata con una sequenza di episodi dove sono protagonisti i designer più visionari del nostro tempo; producendo una serie di prodotti ad hoc in edizione SUPER-limitata di 7 esemplari per ciascun oggetto. SUPERGUFRAM dà modo all’irriducibile impresa piemontese di dar libero sfogo all’immaginazione, continuando a mettere alla prova il suo savoir-faire applicato al poliuretano verniciato a mano con la speciale rifinitura brevettata dall’azienda, il Guflac, eroe delle collezioni di sempre, che consente di realizzare forme altrimenti impossibili da rivestire.

La prima capsule-collection SUPERGUFRAM vede protagonista Studio Job, duo formato da Job Smeets e Nynke Tynagel, di stanza tra Antwerp e Amsterdam, che ha immaginato per l’occasione pezzi sfrontati e autoironici caratteristici della loro poetica, giocando con il tema della dissimulazione. Lo stesso booth della fiera diventa un’opera d’arte con Another Brick in the Wall per le pareti: questo rivestimento componibile e modulare mette in scena una straniante stanza delle meraviglie, un immersivo mondo dove tutto sembra il contrario di ciò che è; il pattern del tipico mattone rosso diventa infatti una morbida superficie, essa stessa un prodotto da vendere a metri come il salame!

SUPERGUFRAM feat. Studio Job comprende molteplici tipologie di arredo tutte caratterizzate da un uso folle e creativo del poliuretano. Il coffee-table Steam è formato da una base in “vera” fusione di bronzo color oro a forma di pentola, su cui poggia un top costituito da fumo – riferimento costante di Studio Job – che si materializza in morbida schiuma poliuretanica.

Moon è un’interpretazione del cabinet Globe, esistente in catalogo a firma degli stessi autori, ma il suo morbido globo centrale ora cambia faccia; si lascia la terra per atterrare su un’altra sfera, ossia una Luna di colore grigio che perde peso ma riesce a ruotare ugualmente su sé stessa. Il sacco da box Punch My Wall, immancabile pezzo per la palestra di casa, diventa la rappresentazione massima della commistione fra realtà e finzione, tra pesante e leggero, tra compatto e morbido, nella consistenza di una colonna di mattoni irreale, da prendere a pugni la mattina.

Globe stand recupera la Terra dal Globe di cui sopra, per dar vita a un oggetto che permette di guardare il mondo da un altro punto di vista – e soprattutto comodamente dalla propria stanza – mentre gioca sull’idea di un mondo morbido e talmente leggero che si può tenere su con un dito. La Terra nelle tue mani. Dedicato a chi ha problemi di autostima. E siccome Gufram è attenta alla natura ed è super-ecologica perfino nel logo (spesso di colore verde) invece di sacrificare alberi decide di realizzare pure il legno nel suo materiale più rappresentativo replicando per la prima volta la texture/corteccia del legno: la serie di 4 pannelli unici del room divider Fence è costituita da sequoie gigantesche ma è in poliuretano. Per tagliare in due una stanza ma non un solo albero.

Studio Job reinterpreta con il suo touch anche una delle star dell’azienda, il classico Cactus disegnato da Guido Drocco e Franco Mello nel 1972 – in produzione dallo stesso anno. Lo fa piantandolo in un vaso in bronzo – come se questa magica pianta fosse stata rapita da Gufram, portata ad Anversa, coltivata e accudita dalla mano di un altro giardiniere. Cactus diventa così Job, con patina verde smeraldo, la stessa usata per le edizioni di Toiletpaper.

SUPERGUFRAM nasce così per stimolare ancora una volta e, se possibile, in maniera ancora più audace, la nostra fantasia di possedere una scultura domestica in serie limitata. Ulteriore giro di vite in merito al numero delle edizioni disponibili sul mercato e artigianalità estrema per questo ultimo progetto che mette alla prova ancora una volta le capacità produttive dell’azienda, introducendo nuove tipologie di prodotto, come il rivestimento da interni, oltre a nuovi materiali come appunto il bronzo, segno distintivo della collaborazione con Studio Job.

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ultimo aggiornamento: 14-06-2017