Si chiama eroe l’uomo che si sacrifica per salvare la vita umana. Spesso si grida allo scandalo e si addita come folle, una donna dotata di grande coraggio. Lady Godiva è stata da sempre ritenuta donna scandalosa, folle e coraggiosa.
La leggenda narra che il conte Leofrico, signore di Coventry, viveva nell’ambizione di rendere la sua città pari a Londra, e perché no, capitale dell’Inghilterra. Siccome il conte passava facilmente dai sogni ai fatti, cominciò a pensare come poter accrescere lo splendore e la prosperità del suo paese. Tutto questo richiedeva solo molto denaro. E, poiché i suoi forzieri erano più vuoti che pieni, dovette trovare un modo per reperire altrove più fondi. Ecco che cominciò a tartassare i suoi sudditi con ogni sorta di imposta.
Il conte non prestò orecchio alle suppliche dei sudditi, e Lady Godiva, sua bella e giovane sposa, manifestò apertamente la sofferenza per l’infelicità del suo popolo.
“Certo per te è difficile capire ma, io ho bisogno di denaro così come tu hai bisogno per farti bella di ricche vesti e bei gioielli. Che senza bei vestiti e gioielli la tua bellezza è meno splendente” l’interruppe il conte. “Senza tutto ciò, difficilmente potresti presentarti per strada, poiché nessuno indovinerebbe che a passare è una dama di alto lignaggio. Vedi dunque che è per la medesima ragione che sono stato costretto ad aumentare le tasse dei miei sudditi”.
Stanco delle sue suppliche, le disse che avrebbe dato ascolto alla sua richiesta solo se avesse cavalcato nuda nelle vie della città. Lady Godiva, senza nemmeno dire una parola lo prese alla lettera e, dopo la pubblicazione del proclama dove si raccomandava a tutte le persone di mantenere chiuse porte e finestre, cavalcò su un cavallo bianco da un lato all’altro di Coventry, coperta soltanto dai suoi lunghi capelli biondi. Gli aneddoti storici raccontano che solo il sarto, conosciuto come Peeping Tom, disobbedì al proclama facendo un foro nella persiana per poter vedere il passaggio di Lady Godiva. Ma per ragioni misteriose rimase cieco. La promessa del conte venne rispettata, e la nobildonna ottenne la soppressione del tributo imposto ai propri sudditi.
Resta ancora forte il dubbio se la famosa cavalcata sia un fatto storicamente accaduto oppure no, ma seppure si trattasse di mitologia, durerà in eterno l’immagine di una donna che ha fatto del suo scandalo la difesa di un popolo.
“E non è detto inoltre, che una vera nascita d’alto lignaggio e un’autentica bellezza non possano mostrarsi al naturale senza alcun timore”.
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