La sua colpa? Aver scelto autonomamente chi sposare. Peccato che questo in alcune zone del mondo, come il Pakistan in cui si è svolta la vicenda, non sia permesso e che una donna sia ancora oggi costretta a sposare chi viene scelto per lei dai parenti. Per questo Farzana Parveen, appena 25 anni, è stata uccisa, lapidata fuori dal tribunale di Lanhore da un gruppo di persone tra cui c’erano anche due dei suoi familiari più stretti, il padre ed il fratello.

Farzana è stata considerata “colpevole” due volte: non solo aveva sposato l’uomo che amava – un diritto alla felicità che non deve essere negato a nessuno – ma era rimasta incinta; la venticinquenne portava in grembo da tre mesi un figlio frutto dell’amore e non di violenze e abusi come troppo spesso accade in seguito ad un matrimonio forzato.

L’agenzia Reuters ha scattato delle foto nel momento in cui la giovane è stata colpita dalla folla, una violenza inaudita da cui non ha potuto mettersi in salvo. L’investigatore della polizia pakistana, Rana Akhtar, ha rilasciato alla stampa alcune brevi dichiarazioni su come si sia svolta la vicenda:

“Il fratello ha prima aperto il fuoco con una pistola ma l’ha mancata. Lei ha provato a scappare ma è caduta. I parenti l’hanno presa e l’hanno colpita a morte con dei mattoni»», ha raccontato l’investigatore della polizia pakistana Rana Akhtar”.

Sulla morte della donna è stata aperta un’indagine. Ma cosa ci faceva Farzana in tribunale? La donna era andata a testimoniare in favore del marito, accusato dai suoi parenti di averla costretta a sposarlo. Come confermato dal suo avvocato la giovane si era presentata in tribunale per affermare che, invece, era stata una sua libera scelta.

La Commissione sui diritti umani del Pakistan ha dichiarato che solo l’anno scorso sono state 869 le donne uccise in seguito ai cosiddetti “omicidi d’onore“; la legge pakistana infatti permette ai familiari di perdonare gli assassini che, come nel caso di Farzana, sono spesso membri della famiglia. Un’impunità che porta questi crimini ad essere sempre più diffusi e le donne sempre più vittime di violenze.

Fonte | Corriere.it

    Non dimenticate di scaricare la Blogo App, per essere sempre aggiornati sui nostri contenuti. E’ disponibile su App Store e su Google Play ed è gratuita.

Riproduzione riservata © 2024 - PB

ultimo aggiornamento: 29-05-2014