Una, nessuna e centomila. Le donne alla fine della giornata si sentono proprio come un personaggio di Pirandello. Non è facile arrivare alla fine della giornata riposate e con il sorriso sulle labbra, ma è una fatica che tutte le mamme sono costrette a fare volentieri. Mamma casalinga o lavoratrice? Molte donne sono costrette a scegliere. Nel nostro Paese, soprattutto in questa fase di precariato e di alti tassi di disoccupazione, riuscire a mantenere un buon posto di lavoro, fare carriera e diventare mamma sembra essere un po’ un sogno da privilegiati.

Ci sono storie deprimenti di donne costrette a firmare dimissioni in bianco in caso di gravidanza, contratti a termine che non si rinnovano o ragazze, qualificate, che non trovano lavoro perché in età fertile. Ricordiamo la storia della giornalista: hanno preferito un uomo a lei perché non avrebbe fatto figli.

È un problema di strutture, ma anche culturale. Sono numerosi gli studi che dimostrano che una donna con figli (ovviamente per scelta) è una lavoratrice migliore, più ricca. Se invece non ci sono ambizioni di carriera, non c’è donna costretta a scegliere, anzi è obbligata a fare tutto: mamma, casalinga e magari anche turni pesanti, perché non c’è una rete sociale in grado di mettere le donne in condizioni migliori. Sono moltissimi i comuni che non hanno posti ai nidi e nidi privati costano davvero una follia. Risultato? Per pagare, in molte, preferiscono occuparsi personalmente del loro bambino.

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ultimo aggiornamento: 29-07-2014