Josefa Idem si che è una donna tosta. A 47 anni ha un fisico e delle braccia forti che le hanno permesso, in una gara olimpica, di avvicinarsi al podio e perderlo per 30 centesimi di secondo. È arrivata quinta, ma ha sbalordito tutti, specialmente quelli che storcevano il naso a vederla presente nella competizione, perché si sa, gli atleti sono a tempo determinato, la vecchiaia fa acquisire l’esperienza per insegnare, non certo per praticare ancora! E lei, in barba alle giovani canoiste, cui ha dato filo da torcere, ha volato sull’acqua, con cervello e muscoli e ha strappato un quinto posto, vicinissimo per cronometro, a quarto e terzo.

Ha recuperato il gap della partenza, già preventivato a monte, vista l’età delle altre partecipanti, e ha tirato dritto, lungo la sua corsia numero quattro, pensando solo alla sua prestazione. Grande esempio di carattere e di passione per lo sport, in queste Olimpiadi 2012, tanto votate alla gioventù, futuro delle nazioni e anche tanto scosse, per ciò che riguarda l’Italia, dalla brutta faccenda di doping che ha coinvolto Alex Schwazer, campione di marcia classe ‘84.

Josefa spera di aver ispirato la sua generazione, quella composta dalle persone fra 40 e 50 anni, che normalmente vivono le gare sportive sedute in poltrona. Il messaggio è che non è mai troppo tardi per muoversi, gareggiare, ottenere risultati. Per la Idem questa era l’ottava e ultima partecipazione ai giochi olimpici e, anche se il suo medagliere internazionale è fermo a quota 35, noi di Pink non possiamo che incoronarla regina delle canoiste di tutti i tempi. Oltre che donna grintosa per eccellenza di Londra 2012. Grande Josefa!

Foto | TM News

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ultimo aggiornamento: 10-08-2012