Il mango è uno dei frutti esotici (proviene originariamente dall’Asia ma da secoli è coltivato con successo nelle zone dell’America del Sud) più apprezzati in cucina, così come anche nella farmacopea naturale. Ricco in vitamine (soprattutto quella A) e sali minerali, il suo consumo è consigliato per risolvere disturbi di vario genere, dallo stress fisico alla stipsi, passando anche per i problemi legati a tosse e raffreddore.

La cosa bella è che il mango, se il clima dove abitiamo lo consente (la pianta teme le gelate, il troppo freddo e il poco sole), può essere coltivato anche in casa, sia partendo dal seme, sia curando con le giuste attenzioni una piantina già formata, possibilmente acquistata da un vivaio, che può suggerirci una determinata varietà e ragguagliarci sulle sue caratteristiche.

Anche nel caso del seme è bene preferire un acquisto sicuro di queste o di un frutto maturo dal vivaista, visto che è più difficile che un mango preso dal supermercato riesca a darci sementi in grado di attecchire e fruttificare (l’unico seme che riesce a farlo è di tipo poliembrionale).

Coltivare il mango: come partire dal frutto fresco

Come coltivare mango

Se partiamo dal frutto apriamolo con cura e spolpiamolo fino ad arrivare alla parte fibrosa, tiriamo fuori il seme con cautela e punzoniamolo con tre stuzzicadenti (la stessa procedura che serve per far germogliare il seme dell’avocado), poi immergiamolo per metà in un bicchiere pieno d’acqua e teniamolo in una zona luminosa della casa cambiando l’acqua ogni volta che inizia a diventare torbida.

Dopo 2-3 settimane, quando la radice è cresciuta di circa 5cm, possiamo pensare al travaso. Attenzione al terriccio che usiamo, perché il mango necessita di terreno ricco di sostanza organica, drenante e a pH acido. I terreni troppo salini possono invece danneggiare il seme e bloccare la germinazione.

Come coltivare mango

Adagiamo il seme con la radice rivolta verso il basso e copriamo con altro terriccio lasciando la parte superficiale del seme leggermente esposta. Per far si che la piantina cresca innaffiamo spesso e in modo abbondante, tenendo il vasetto in un luogo dove possa godere di luce solare e calore. Evitiamo di tenerlo invece vicino a termosifoni e stufe, che seccano l’aria circostante e possono quindi danneggiare la pianta.

Dopo un paio di mesi dall’uscita delle prime foglioline l’arbusto sarà più cresciuto (circa 10-12cm di altezza) e potrà essere spostato in un vaso più grande, per permettere alle radici di avere il giusto spazio vitale. Fertilizziamo con sostanze azotate circa tre volte l’anno e aggiungiamo torba fresca che regola il livello di umidità del terreno e la sua temperatura.

Con pazienza e dedizione, dopo qualche anno di cure la nostra pianta di mango sarà in grado di darci succulenti frutti. Potiamola di tanto in tanto per mondarla dai rami secchi o dalle foglie marce e per garantirle una crescita ordinata. Meditiamo poi sulla possibilità di trasferire la pianta in piena terra per garantirle spazio e farla diventare un bell’albero.

Come coltivare mango

Gallery | da Flickr di mauroguanandi; bangdoll@flickr; hope_art

Foto copertina | da Pixabay

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ultimo aggiornamento: 26-02-2015