La Festa della Donna vi fa venire l’orticaria? Le mimose vi provocano una violenta allergia e le pizzate tra amiche vi sembrano patetiche? Siete in buona compagnia. Sempre più donne, soprattutto giovani, non riescono a vivere la ricorrenza dell’8 marzo come un conquista, ma solo come l’ennesima dimostrazione che la “metà del cielo” a cui apparteniamo è ancora quella “sfigata”, da salvaguardare.

Insomma, lungi dal rappresentare un memento contro ogni forma di discriminazione, una giornata utile a sensibilizzare sulla necessità di demolire pregiudizi e stereotipi di genere, e per ricordare le tante, troppe donne che ancora nel mondo subiscono odiosi abusi e violenze, la Festa della Donna ci appare solo come un giorno da far passare il più in fretta possibile senza nessuna ragione per celebrarlo.

In effetti, questo atteggiamento viene giustificato da decenni di mazzetti di mimose e di inutili frasi di auguri a cui si risponde “grazie” per pura cortesia, e da ingiustificabili serate con spogliarello a cui, volenti o neo, a tutte è capitato di partecipare. Insomma, dove il marketing prende il sopravvento, l’unica soluzione possibile è fuggire.

Ma… c’è in effetti un bel modo per rendere la Festa della donna degna di essere trascorsa in compagnia delle nostre amiche, approfittare dell’occasione per regalare dei libri. Libri per le donne, fati apposta per ricordarci di chi siamo, dove vogliamo andare, e ancor di più da dove veniamo. La forza delle donne, il coraggio delle donne, l’energia delle donne, la saggezza delle donne, l’ironia della donne, la pazienza delle donne. L’amore delle donne. Ecco 5 titoli d’ispirazione per ragazze di ogni età, da regalare alle amiche per l’8 marzo, o a noi stesse.

  1. Yousafzai Malala – Lamb Christina – Io sono Malala – Ed. Garzanti.
    Colpita quasi a morte da un manipolo di talebani mentre rientra dalla scuola in autobus con le sue compagne, la 15enne pakistana Malala Yousafzai , sopravvivendo e promuovendo il diritto delle bambine all’istruzione, è diventata il simbolo universale delle donne che combattono per il diritto alla cultura e al sapere, ed è stata la più giovane vincitrice di sempre al Premio Nobel per la Pace. Questo libro è la sua appassionante biografia, da leggere d’un fiato e usare come fonte di ispirazione
  2. Nafisi Azar – Leggere Lolita a Teheran – Ed. Adelphi.
    Nei due decenni successivi alla rivoluzione di Khomeini (1979), mentre le strade e i campus di Teheran erano teatro di violenze barbare, Azar Nafisi ha dovuto cimentarsi nell’impresa di spiegare a ragazzi e ragazze, esposti in misura crescente alla catechesi islamica, una delle più temibili incarnazioni del Satana occidentale: la letteratura. È stata così costretta ad aggirare qualsiasi idea ricevuta e a inventarsi un intero sistema di accostamenti e immagini che suonassero efficaci per gli studenti e, al tempo stesso, innocui per i loro occhiuti sorveglianti. Il risultato è un libro che, oltre a essere un atto d’amore per la letteratura, è anche una beffa giocata a chiunque tenti di proibirla. Un libro che parla di libri e che ci ricordare quanto la letteratura sia stata e sia tuttora, per le donne, terreno e fonte di emancipazione e libertà
  3. Simone del Beauvoir – Il secondo sesso – Ed. Il Saggiatore
    Uscita nel 1949, quest’opera della De Beauvoir fu subito considerata “scandalosa”, ma oggi è una vero classico dell’emancipazione femminile. La scrittrice francese descrive tutte le circostanze che portano a credere all’inferiorità delle donne e gli effetti che questo ha sulla loro scelta di sposarsi e di abbandonare una possibile carriera e conclude sostenendo come sia indispensabile, per un riequilibrio della società e un miglioramento della qualità della vita ( anche della vita degli uomini, altrimenti oppressi da madri e mogli morbosamente concentrate su di loro ) che la donna venga integrata nella società con gli stessi diritti e doveri del “primo” sesso, e con tutte le conquiste che ne derivano
  4. Elena Gianini Belotti – Dalla parte delle bambine – Ed. Feltrinelli
    Uscito quasi trent’anni fa, questo fondamentale saggio della Belotti, è una riflessione sull’identità sessuale vista come la risultanza di condizionamenti dovuti ai due diversi modelli educativi che la società impone a bambini e bambine. La nostra cultura si serve di tutti i mezzi a sua disposizione per ottenere, dagli individui dei due sessi, il comportamento più adeguato ai valori che intende conservare e trasmettere, incluso ( ed è il pregiudizio che questo libro cerca di scoperchiare e superare ) il “mito” della naturale superiorità maschile contrapposta alla naturale inferiorità femminile. In realtà non esistono qualità maschili o femminili, ma solo qualità “umane”. Ogni individuo dovrebbe, perciò, essere libero di sviluppare la propria personalità nel modo che sente istintivamente più congeniale
  5. Loredana Lipperini – Ancora dalla parte delle bambine – Ed. Feltrinelli
    Negli anni 2mila cosa è cambiato, rispetto agli anni ’70, nella impostazione dell’educazione femminile? E’ l’interrogativo che si pone Loredana Lipperini in questo piacevolissimo saggio che parte dall’analisi dell’incredibile bombardamento mediatico cui sono sottoposte le “nuove” bambine. Sembra legittimo chiedersi cosa sia avvenuto negli ultimi trent’anni, e come mai coloro che volevano tutto ( il sapere, la maternità, l’uguaglianza, la gratificazione ) si siano accontentate delle briciole. E bisogna cominciare ad interrogarsi sulle bambine: perché è ancora una volta negli anni dell’infanzia che le donne vengono indotte a consegnarsi a una docilità oggi travestita da rampantismo, ad una certezza di subordine che persiste, e trova forme nuove persino in territori dove l’identità è fluida come il web
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ultimo aggiornamento: 03-03-2015