Mario Balotelli dopo il Milan diviene icona d’arte. Non è la prima volta che succede che un calciatore si trasformi in soggetto di un’opera d’arte contemporanea. Recentemente abbiamo visto proprio qui su Artsblog, come la scena della testata Zidane-Materazzi (finale mondiali di calcio 2006) sia stata immortalata dal controverso artista Adel Abdessemed in una scultura enorme adagiata proprio sulla piazza davanti alle celebri porte del Centre Pompidou di Parigi.

Tocca ora a Super Mario Balotelli, il diavolo arrivato a casa (del Diavolo) proprio in questi giorni, sulla bocca di tutti per essere un talento indiscusso (o quasi). Ma sicuramente l’enfant terrible del calcio internazionale; pronto a conquistare l’immaginario pop di una generazione, e proprio per questo scelto da Flavio Lucchini come personaggio al centro della sua recente ricerca e opera artistica.

Un mito popolare appunto, odiato e amato, a tratti dannato, adorato quando segna e firma un’opera d’arte formato goal (per restare in tema), meno certamente quando sbaglia o quando ostenta; ma comunque e senza dubbio influenzatore di opinioni pubbliche di massa, e personaggio a tutti gli effetti. Anche se guai a chi lo paragona ad un altro figlio dei nostri tempi digitali, alias Fabrizio Corona. Ma a parte tutto e tutti, un fuoriclasse di grande interesse per gli amanti dello sport più seguito di sempre, per le sue immense doti, anche se inquieto e forse a volte incostante.

Ma non solo. Flavio Lucchini è un artista eclettico, molto interessato ai miti o falsi miti della complessa, intrigata e intrigante società 2.0. Questo e altri fenomeni di costume, moda e attualità, sono infatti indagine e fulcro vitale della sua peculiare quanto affascinante attività artistica. Con la mostra Golead’or, Lucchini ci svela il nostro mondo, attraverso scorci di immagini di un’attualità plasmata in grandi opere digitali che raffigurano, in questo appuntamento, proprio le star del calcio mondiale. Calciatori come condottieri romani dei celebri busti del Louvre, affiancati da metaforici e imponenti simboli religiosi. Mario Balotelli, Pato, Maldini, Pippo Inzaghi, non saranno sotto gli abbaglianti riflettori di quel colosseo che è San Siro, ma per la prima volta in assoluto (dal 20 febbraio al 20 maggio) alla UnderGallery di via Tortona 27 a Milano. Come non li avevate mai visti prima.

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ultimo aggiornamento: 05-02-2013