Una Lamborghini 350 GT, fresca del restauro curato dal Lamborghini PoloStorico, ha completato il suo primo giro su pista in occasione della riconsegna ufficiale al suo proprietario. L’auto (telaio numero 0121) è stata riportata alla sua bellezza originaria grazie a oltre 1150 ore di restauro condotto sulla carrozzeria e gli interni e a 780 ore dedicate alle funzionalità meccaniche ed elettriche, utilizzando esclusivamente ricambi originali Lamborghini.

La 350 GT ha percorso 80 chilometri sul circuito dell’Autodromo di Modena, appositamente riservato per l’evento. Nel complesso, il test su pista ha evidenziato equilibrio e prestazioni della vettura perfetti, con cambi di marcia precisi e alta reattività in frenata: anche i punti più critici del tracciato hanno confermato le performance e la manovrabilità di questo modello.

Il telaio numero 0121, uno dei primi 15 esemplari di 350 GT prodotti da Automobili Lamborghini, include caratteristiche particolari del prototipo originale che sono poi cambiate nel corso della produzione successiva (caratteristiche che sono state oggetto di ricerca e, dove necessario, ripristinate dal Lamborghini PoloStorico durante il processo di restauro).

Il telaio e i pannelli della carrozzeria originali sono stati riportati alla geometria originaria, con un ampio intervento su motore, sistema di raffreddamento, impianto frenante e impianto carburante, per garantire sicurezza, ma anche autenticità. Gli interni in pelle nera sono stati rinnovati impiegando i procedimenti classici dell’epoca, mentre il volante in legno e i pedali originali dell’acceleratore, della frizione e del freno sono stati restaurati mantenendo i piccoli segni dell’usura del tempo. Anche la radio della vettura è quella originale, tuttora perfettamente funzionante, proprio come nel 1964 quando venne consegnata al primo proprietario.

La carrozzeria è stata riverniciata con una delicata tonalità di bianco utilizzando la stessa formula e le stesse tecniche della miscela nitroacrilica originale: sono stati applicati 22 strati di vernice con carteggiatura a umido manuale tra uno strato e l’altro, conferendo alla vettura un’eleganza particolare e accentuandone le linee. I cerchi originali sono stati restaurati e autenticati dal fornitore dell’epoca, Ruote Borrani di Milano, e, come nel primo allestimento, completati con pneumatici Pirelli Cinturato 205/15 nuovi.

Via | Press Office

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ultimo aggiornamento: 17-10-2016