Quando si parla di avanguardie del primonovecento forse dada e il surrealismo sono i movimenti meno celebrati a livello di grandi circuiti di mostre. Per quanto da oltre (o quasi) cento anni la loro portata abbia contribuito in maniera inequivocabile a segnare il passo dei linguaggi contemporanei, il boccone da digerire è ancora “amaro” e in alcuni casi gli ingredienti della ricetta ignari ai più (parlando naturalmente di arte e pubblico di massa).
C’è ancora bisogno di surrealismo, soprattutto oggi, un momento in cui la realtà cinica, barbara ed assurda della speculazione finanziaria ha rovesciato ogni principio di realtà.
Ecco perché la Fondazione Magnani Rocca di Mamiano di Traversetolo (Parma) dedica una mostra ad uno dei grandi del surrealismo insieme a René Magritte,il pittore belga Paul Delvaux, la cui opera nel corso della storia è andata incontro ad innumerevoli tentativi di censura.

“Cercavo negli altri l’alimento che mi permettesse di scoprire me stesso. Perciò ho fatto pittura espressionista. Ho fatto pittura come quella di Ensor. C’era qualcos’altro che volevo trovare: fu allora che scoprii Giorgio de Chirico, e fu lui, d’un tratto, a mettermi sulla strada giusta”.

Ma la mostra a Parma non si ferma qui, Delvaux ed il surrealismo. Un enigma tra De Chirico, Magritte, Ernst, Man Ray ci porta dentro quel movimento che fra i primi teorizzò – scomodando anche basi scientifiche, circa l’importanza dell’automatismo creativo puro, non processato dalla ragione.

\\’Delvaux ed il surrealismo. Un enigma tra De Chirico, Magritte, Ernst, Man Ray\\’ a Traversetolo

Man Ray, dalla suite Resurrection des Mannequins, Mannequin di Yves Tanguy, 1938


René Magritte, Le Visage du génie, 1927 olio su tela, 75 x 65 cm collezione Musée d’Ixelles, Bruxelles, Legs Max Janlet, 1977 © SABAM Belgium 2013, photo Mixed Media
Paul Delvaux, Les Amies, 1930 olio su tela, 109 x 98 cm collezione privata © SABAM Belgium 2013 – Paul Delvaux Foundation, St-Idesbald-Koksÿde, Belgio, photo Vincent Everarts, Bruxelles
Paul Delvaux, Crucifixion, 1954 olio su tavola, 200 x 270 cm collezione privata © SABAM Belgium 2013 – Paul Delvaux Foundation, St-Idesbald-Koksÿde, Belgio, photo Vincent Everarts, Bruxelles

La mostra, curata da Stefano Roffi insieme al Musée d’Ixelles-Bruxelles, sarà visitabile dal 23 marzo al 30 giugno 2013.

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ultimo aggiornamento: 28-02-2013