In occasione del “Cannes Film Festival 2017 & Vauban 21“, la Effeffe Berlinetta è stata ospite d’onore di Lugaci Drive Time.

Eventi speciali, star internazionali, donne di classe e supercar rombanti al Vauban 21, Quai Des Billionaires, per una miscela preziosa fra cinema e auto di lusso, come da tradizione. Tutto questo nella meravigliosa cornice della Costa Azzurra.

La Effeffe Berlinetta gioca la carta del romanticismo, che esercita un forte richiamo sugli appassionati, diventando al tempo stesso fonte di ispirazione. Questa fuoriserie nasce nel presente, guardando al passato: un sogno italiano diventato realtà. Si tratta di una creatura motoristica che punta a toccare le corde emotive.

L’obiettivo? Regalare agli appassionati una macchina come le famose Gran Turismo plasmate dagli artigiani alla fine degli anni ’50, di natura ibrida, con meccanica derivata dalla serie e rielaborata secondo le nuove esigenze. Una vettura di grande personalità, sia formale che sostanziale, in grado di esprimere un tributo alla capacità di quei maestri che hanno dato molto nel tempo in termini di unicità, fascino e design.

Ogni esemplare vuole essere diverso dall’altro, ciascuno con una specifica personalità. Il telaio tubolare con longheroni laterali a grossa sezione circolare con ali longitudinali di controventatura, sottotelai a sezione circolare e quadrata, è stato progettato con l’aiuto di sistemi CAD ed inovativi programmi di controllo delle successive fasi di taglio automatico e controllo della resistenza. Il risultato è uno chassis molto rigido, pur essendo notevolmente leggero.

La carrozzeria interamente in alluminio, battuta a mano, si appoggia alla struttura di tubetti metallici fissati al telaio. I particolari, le griglie, le cornici di finitura, le maniglie porte e cofani sono interamente hand made. Gli interni, rifiniti in cuoio, sono cuciti artigianalmente.

La Berlinetta – nata dalla passione dei fratelli Leonardo e Vittorio Frigerio – non è la replica nostalgica di una coupé degli Anni ’60 e, sebbene sia concepita secondo gli schemi delle granturismo Alfa Romeo di quell’epoca, è stata progettata e sviluppata con tecnologie computerizzate d’avanguardia e modernissima dal punto di vista telaistico, però costruita interamente a mano, nel pieno rispetto della tradizione dell’alto artigianto italiano.
 
La carrozzeria interamente in alluminio ricopre un telaio in tubi in acciaio e honeycomb, le sospensioni anteriori inboard sono di tipo push road, mentre l’assale rigido posteriore è guidato da un parallelogramma di Watt. Il peso totale su strada della Berlinetta è inferiore agli 800 kg. La vettura esposta a Top Marques, dipinta nella nella classica livrea Rosso Corsa delle granturismo italiane, monta un motore 2 litri Alfa Romeo e un cambio ravvicinato a 5 rapporti, entrambi preparati dallo specialista di fama mondiale Carlo Facetti.

Quest’auto si rivolge a quel pubblico di giovani e meno giovani che hanno vissuto e sognato il mito dei bolidi che correvano per le strade della Mille Miglia, della Targa Florio o della Carrera Panamericana e che il fine settimana andavano con la stessa disinvoltura a teatro.

Via | Press Office
Foto | Copyright © 2017 Effeffe Cars, All rights reserved

Riproduzione riservata © 2024 - PB

ultimo aggiornamento: 27-05-2017