La storia è un omaggio a diversi artisti come Picasso, Manolo Hugué, Massimo Trueba, fratello del regista, ma soprattutto a Aristide Maillol, autore di molte opere en plein air, tra le quali l’insieme scultoreo esposto al jardin du Carrousel presso le Tuileries a Parigi, come bene evidenziano le seguenti parole:

Non si tratta di un personaggio fittizio: Maillol è ovunque, e soprattutto nelle immagini finali che si attardano sulla gestazione de “La Méditerranée”: errore storico dato che tale statua risale al 1905/07, e non al 943, e l’opera ultima, non terminata d’Aristide è “Harmonie”.
Abbiamo il diritto di mescolare a tal punto l’immaginario e il reale, con personaggi così profondamente ancorati nella storia?
Poco importa: conserveremo questa visione della luce su “La Méditerranée” che trasforma il gesso bianco in marmo virginale…Visioni, d’altronde la versione in marmo bianco si trova al musée d’Orsay…

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ultimo aggiornamento: 12-03-2013