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Un viaggio speciale in una calda Venezia, in compagnia di Aperol Spritz, in un inedito tour Bacaro, degustando gustosissimi “cicheti”, stuzzichini a base di pesce, ma anche di salumi, carne, e formaggi, che possono essere semplici o complessi. Tra i cicheti più gustosi vi consigliamo i crostini di baccalà mantecato, alici marinate, misto mare o “folpetti” in umido. Al cicheti a base di pane sono alternati quelli fritti: baccalà fritto, sarde in saor, verdure fritte. Le composizioni, tuttavia, sono fra le più disparate ed originali; ciò che le accomuna, però, è la praticità del cibo informale, che ben si accompagna alla fresca piacevolezza di un Aperol Spritz.

Un tour nella Venezia della Biennale d’Arte che ci ha portato nella magica cornice di Venezia al tramonto nella splendida residenza museo della Collezione Peggy Guggenheim, che anche quest’anno ha dato vita ad una nuova edizione dell’evento più “social” della laguna, l’aperitivo “ad arte” che da ormai 9 anni anima il museo veneziano insieme ad Aperol Spritz, serate uniche a casa di Peggy, tra i suoi tanti capolavori, in compagnia degli amici, e poi di Picasso, Magritte, Kandinsky, Pollock, Warhol, e dei lirici segni grafici delle opere di Mark Tobey, espressionista astratto americano a cui il museo dedica un’attesa retrospettiva, la prima mai realizzata in Italia. Il tutto accompagnato dai trascinanti ritmi di producers e dj che si alternano alla consolle, nel corso delle serate, per animare il giardino delle Sculture Nasher.

Non solo Aperol Spritz veste di un nuovo look la sua iconica bottiglia. Perfetto connubio tra eleganza e appeal, tradizione e modernità, la nuova immagine rappresenta un primo passo verso l’imminente centesimo compleanno del brand, esaltando la qualità di Aperol Spritz e rimarcando la lunga storia alla base del suo grande successo, nazionale e non solo. Mantenendo le sinuose forme e l’inconfondibile doppia spalla circolare, la bottiglia si arricchisce con una “A” scolpita alla base del collo. Per Aperol Spritz la “A” è infatti la lettera la più importante, una sigla che firma con fierezza il classico Aperitivo italiano. La dichiarazione “Aperitivo dal 1919”, posizionata in evidenza sia sull’etichetta, è invece un tributo all’anno di creazione: una lunga storia piena di brindisi che hanno unito l’Italia. Sempre ispirata allo stile art noveau, l’etichetta omaggia anche i suoi celebri fondatori, i fratelli Luigi e Silvio Barbieri di Padova, ideatori della ricetta. Infine, il logo che si staglia su sfondo blu è volutamente inclinato a 11°, proprio come la gradazione alcolica di Aperol: un raffinato tocco di classe.

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ultimo aggiornamento: 01-06-2017