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Attraverso i colori accesi delle maioliche e i rimandi ai più famosi simboli e monumenti italiani, Dolce&Gabbana e Pastificio Di Martino colorano le confezioni di pasta, celebrando il piatto simbolo della cultura gastronomica italiana. Dopo 105 anni, la pasta Di Martino cambia veste, grazie alla creatività Dolce&Gabbana che le ha cucito addosso l’Italia intera!

Le nuove confezioni diventano una vera e propria cartolina che girerà il mondo profumando le tavole e ravvivando le dispense con le fantasie dai colori mediterranei. I carretti siciliani, i pupi e l’immagine di Pulcinella, tutti elementi iconici della cultura italiana, incorniciano lo storico marchio del Pastificio Di Martino.

Si va dai formati più diffusi come gli Spaghetti e le Penne mezzani rigate, ai grandi classici partenopei come la Mista corta e i Paccheri. A completare la selezione i tradizionali formati lunghi avvolti a mano che, con eleganza, danno nuova vita ad un classico tipico di Gragnano.

Dal 1912 i Di Martino sono pastai a Gragnano: una tradizione che, attraverso l’innovazione continua di tre generazioni, fa oggi di Pastificio Di Martino un autorevole punto di riferimento nel mercato mondiale della pasta, grazie ad un prodotto che in più di 100 anni ha mantenuto la propria identità e straordinaria qualità. Il Pastificio Di Martino produce Pasta di Gragnano IGP utilizzando da sempre solo semola di grano duro 100% italiano e acqua sorgiva dei Monti Lattari, trafilata al bronzo ed essiccata lentamente a bassa temperatura.

Già disponibile presso gli store Di Martino di Napoli Piazza Municipio e negli aeroporti di Napoli e Bologna, la special edition potrà essere acquistata in tutta Italia e online a partire da ottobre. A completare l’offerta sarà disponibile anche una speciale scatola di latta Dolce&Gabbana, spunto perfetto per un esclusivo regalo natalizio.

Mista Corta
Questa miscela di piccoli e vari formati è derivata originariamente dall’abitudine delle famiglie di conservare gli avanzi di tipi diversi di pasta e riutilizzarli riuniti in un’unica minestra, generalmente accompagnata da legumi o verdure. Oggi il Pastificio Di Martino sceglie con cura la selezione dei formati che caratterizzano la Mista Corta rendendola perfetta per la realizzazione di piatti invernali, tipici della tradizione campana, come pasta e patate con la provola e pasta e fagioli.

Spaghetti
Formato lungo circolare – citato per la prima volta nel “Vocabolario Domestico” di Giacinto Carena (1846) e in seguito nel “Dizionario Tommaseo-Bellini” (1861-1879) – il cui aspetto evoca, appunto, uno spago. In effetti, legano subito con chiunque li assaggi: impossibile non apprezzarli, specie se abbinati a condimenti semplici e veraci. In linea di massima la pasta lunga non andrebbe abbinata ai sughi di carne, ma a quelli preparati con soffritto d’olio, erbe aromatiche ed eventualmente pesce o verdure. Un errore frequente all’estero, invece, è il piatto di spaghetti conditi con il ragù, con lo spaghetto che scivola nel trito di carne senza che questa possa aderirvi. Eresia.

Penne Mezzani Rigate
Formato corto, con la stessa sezione dei mezzani, a superficie rigata e taglio obliquo. Ottime per la preparazione di paste asciutte con ragù di carne, si adattano anche ai sughi di verdure, quali melanzane, peperoni, zucchine e carciofi.

Paccheri
Grande classico della tradizione partenopea, si dice che i Paccheri sianocosì chiamati perché, quando mescolati con il condimento, ricordano il suono di uno schaffo, un “pacchero” appunto. Le caratteristiche di questo formato lo rendono estremamente versatile. Se, infatti, è solitamente accostato a sughi importanti o a cotture in forno, è ottimo anche fritto, freddo o in versione dolce, servito come dessert!

Avvolti a mano
In passato a Gragnano la pasta sfusa veniva confezionata a mano in carta da zucchero blu, anche chiamata “carta maccheroni”. Si tratta dei formati speciali, lunghi il doppio di quelli classici, molto diffusi e apprezzati nel territorio campano. Si sposano bene con le più tradizionali ricette partenopee, come la genovese o il ragù napoletano, ma si prestano anche a moderne e creative interpretazioni.

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ultimo aggiornamento: 16-10-2017