Taobuk 2018 è ormai alle porte: si avvicina una nuova tappa dell’evento nato nel 2011 dall’intraprendenza di Antonella Ferrara, che ha portato a Taormina un nuovo meeting internazionale degno dello splendore della Perla dello Ionio. Se amate la cultura e i prodotti editoriali, magari in uno sfondo glamour, non prendete impegni dal 23 al 27 giugno: sarete in buona compagnia.

La kermesse siciliana farà infatti incontrare letteratura e spettacolo e coinvolgerà personaggi del calibro di Amos Oz, Elizabeth Strout, Dario Argento, Sergio Castellitto, Carmen Consoli, Paola Cortellesi, Anna Valle e Stefano Bollani con il coinvolgimento dell’Orchestra del Teatro Massimo Bellini di Catania per la serata inaugurale nella meravigliosa cornice del Teatro Antico, trasmessa su Rai 2. Tra gli altri ospiti del festival: Fernando Savater, Catherine Dunne, Madeleine Thien, Rawi Hage, Asli Erdogan, Jamileh Kadivar, Edgar Morin.

L’arte in tutte le sue declinazioni sarà l’assoluta protagonista di Taobuk, in una suggestiva miscela di parole, luoghi e personaggi, dove il ruolo principale sarà quello dell’arte dello scrivere e del comunicare messaggi, emozioni, riflessioni, bellezza e nobiltà.

Al centro della scena, come la prima delle Muse, la letteratura: l’intera rassegna si svilupperà a partire da un tema centrale attorno al quale sono chiamati a dibattere i maggiori protagonisti della galassia culturale internazionale e italiana. E quale miglior tema, per rendere un tributo a un 2018 che è quanto mai anno di grandi anniversari delle rivoluzioni? Ricorrono infatti gli anniversari della scomparsa di Bob Kennedy, Mahatma Gandhi e Martin Luther King; il centenario dalla nascita di Nelson Mandela; l’anniversario della Carta dei Diritti dell’Uomo e della Costituzione Italiana; il cinquantesimo anniversario dai moti del Sessantotto.

La storia dell’umanità è costellata da trasformazioni che ne hanno determinato il progresso, il rinnovamento. Ma rivoluzioni sono anche i piccoli cambiamenti che quotidianamente influenzano le nostre esistenze, preludio di ben altri radicali mutamenti della Grande Storia.

L’ottava edizione del Festival, a Taormina dal 23 al 27 giugno, si propone dunque di indagare nei desideri e nelle pulsioni individuali che si fanno propulsori di grandi e piccole metamorfosi. “Rivoluzioni” è un interrogativo sul senso della proiezione di sé nella vita e nei progetti, scandagliare una realtà che si fa sogno, disegno, intenzione politica, movimento sociale, prassi dell’Utopia, a volte capace di farsi pratica politica. Perché cambiare è possibile. Anzi, necessario.

Il festival rappresenta la summa dell’eccellenza siciliana in termini di eventi di richiamo, sarà perciò un valore aggiunto dell’estate di Taormina. E il tema “rivoluzioni” si sposa con l’animo di una regione, la Sicilia, attraversata nel corso della storia da continui mutamenti.

Si pensi ai Vespri Siciliani contro la dominazione francese; alla rivoluzione legalitaria che furono in grado di innescare Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, due eroi siciliani che rientrano in un pantheon di miti che con il loro coraggio hanno scritto la storia, giganti come Gandhi, Martin Luther King e Mandela.

E Taobuk con i suoi ospiti provenienti dal mondo del giornalismo, della letteratura, della società civile e della politica saprà sviscerare l’essenza della rivoluzione che arde grazie alla sacra fiamma della cultura che festival di questo livello riescono ad alimentare.

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ultimo aggiornamento: 03-06-2018