Con i bambini nell’advertising non si sbaglia mai. Sarà per questo che la Byblos Bank, una banca libanese, ci si è affidata per far emozionare. Ormai è finito da parecchio il tempo in cui una banca dovesse essere sinonimo di garanzia e certezze, e quindi di conseguenza gli spot mirassero a messaggi rassicuranti e tranquillizzanti. Probabilmente non ci credono nemmeno più loro, e così puntano su altro.

Questo altro di cui si parla è assodato da anni: è l’emozione, che può essere il divertimento o la commozione, qualcosa di istintuale, e nient’affatto razionale e concreto. Tant’è che per parlare di prestiti si ricorre a dei bambini. Il meccanismo adoperato è la traslazione dei concetti, perdendosi nel passaggio le preoccupazioni, e acquisendo invece una buona dose di candore e genuinità, quella tipica di chi è ampiamente minorenne.

La bellissima storia narra di un bambino che, innamorato della propria compagna di classe, non riesce a farglielo sapere, e le sue blande iniziative non vanno mai a buon fine. Oltretutto una storia che avrà vissuto e continuerà a vivere la maggior parte delle persone. La soluzione arriva da un compagno, che senza troppi convenevoli con una zainata gli dà la giusta spinta. Finalmente il protagonista si avvicina all’amata, e i due si mettono quanto meno a parlare.

A scanso di equivoci una voce fuori campo commenta: Qualche volta tutto ciò di cui hai bisogno è una piccola spinta. Prestiti personali. 14.000 dollari per 320 dollari al mese. Se quindi c’è quel progetto a cui non hai mai osato mettere mano per mancanza di pecunia, la piccola spinta te la dà la banca, il messaggio dovrebbe essere evidente. Che poi i due bambini si fidanzino non è dato saperlo, d’altronde l’amico del protagonista non può offrire garanzie, ma chissà quante merendine avrà chiesto in cambio.

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ultimo aggiornamento: 04-02-2013