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Leggendo un interessante articolo di Elle, a firma di Eugenio Gallavotti, ci siamo soffermati a pensare a come è cambiato il fidanzamento. Un tempo, dopo un periodo di conoscenza, ci si fidanzava (ovvero lui chiedeva lei in sposa) e la coppia non vedeva l’ora di celebrare il matrimonio. Oggi è molto diverso: quel famoso anellino, sempre che ci sia, può stare solitario al dito della promessa per anni.

Il giornalista ha seguito una conferenza Grand Hotel et de Milan tenuta da Enzo Miccio, star della televisione e maestro in tema di matrimonio. Durante l’incontro il wedding planner, ha ovviamente devoluto le sue classiche pillole di saggezza sull’orario delle nozze, sulla lunghezza del ricevimento, e via così.

È apparso chiaro, però, che il fidanzamento ha tempi molto più lunghi. Un tempo sembrava già tanto un anno dal momento della proposta al sì, spesso vincolata dai tempi organizzativi: alcune location sono, per esempio, prenotate un anno con l’altro. Oggi sono però coppie di fidanzati che sanno già che si sposeranno tra 2 o 3 anni. Come mai? Per alcuni è una questione economica: la case deve essere pronta e bisogna accumulare un tesoretto per coprire le spese delle nozze, per altri invece è vissuto come un periodo di prova.

Via | Elle

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ultimo aggiornamento: 04-01-2016