Mettersi di impegno per dimagrire ed effettivamente perdere chili e centimetri, sono purtroppo situazioni che non sempre vanno di pari passo. Capita infatti molto spesso che, nonostante una dieta ferrea e senza sgarri, unita ad un esercizio fisico regolare, i risultati tardino ad arrivare, facendoci rimpiangere di aver fatto tanti sacrifici per niente.

In realtà, se non si riesce a dimagrire, i motivi potrebbero essere di natura endocrina ed ormonale, ragione che dovrebbe spingerci a non puntare mai sul fai da te quando si tratta di percorsi pro-salute e pro-dimagrimento, ma affidarci ad un medico preparato. Molti professionisti nel campo nutrizionale consigliano infatti, prima di somministrare la dieta, una serie di esami atti a capire la condizione generale della paziente.

Un’analisi molto frequente, soprattutto se si è sperimentato già in passato qualche fallimento con la dieta, è quella del dosaggio ormonale, che ci rende consapevoli dei livelli di progesterone, ormone follicolo stimolante, estradiolo e ormone luteinizzante del nostro corpo. In particolare è interessante analizzare il primo.

Il progesterone è un ormone che viene prodotto al livello surrenale durante i giorni fertili della donna, dal corpo luteo e infine dalla placenta, nel periodo gestazionale. Il suo ruolo è quello di creare le condizioni ottimali per la fecondazione, ma anche impedire ulteriori ovulazioni quando la donna è in dolce attesa.

Se però il progesterone viene sintetizzato in grandi quantità, si possono creare scompensi a livello di salute generale, che contribuiscono a far insorgere problemi come ipertensione, cisti ovariche e persino depressione. In più un eccesso di estrogeni ci rende altamente difficoltoso dimagrire e rimetterci in forma.

Quindi, sia per una questione di salute, sia per motivi squisitamente estetici, è sempre bene confrontarsi con il proprio medico sulle strategie per far tornare equilibrati i livelli ormonali, prima di parlare di dieta vera e propria. Di certo per abbassare gli estrogeni è importante fare qualche rinuncia, come alcol e prodotti a base di soia.

Il primo influisce negativamente sul metabolismo ormonale, i secondi sono ricchi di fitoestrogeni. Allo stesso modo attenzione anche a frutta e verdura non biologica, ma anche ai cosmetici non naturali, questi ultimi potenziali fonti di xenoestrogeni. Risistemando gli ormoni, ne gioveremo sia a livello di salute generale, sia a livello di risultati di dieta e sport.

Riproduzione riservata © 2024 - PB

ultimo aggiornamento: 08-06-2017