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Il Premio Nobel per la Pace 2017 è andato all’ICAN, l’organizzazione che raggruppa in tutto il mondo 468 ONG che si impegnano ogni giorno per bandire per sempre le armi nucleari. La direttrice dell’organizzazione è Beatrice Fihn: quando oggi è arrivata la telefonata che dava la notizia dell’assegnazione del premio da parte del Comitato di Oslo, lei non ci poteva credere. Ma chi è Beatrice Fihn?

Beatrice Fihn è una donna svedese di 37 anni, che ha studiato tra Londra e Stoccolma. E’ una donna molto determinata che ha un grande e bellissimo sogno: un mondo senza armi nucleari.

[quote layout=”big”]Le armi nucleari sono vecchie, sono strumenti del passato non adeguate ai tempi e alle nuove sfide: cambiamento climatico, terrorismo, criminalità organizzata.[/quote]

Grazie all’impegno di Beatrice Fihn, di tutti i collaboratori e delle ONG che fanno parte del consorzio, a luglio 2017 l’Ican è riuscito a far passare all’Onu un trattato che vieta di fatto l’uso delle armi nucleari: un obiettivo importante raggiunto con un impegno e un dispendio di forze che, immaginiamo, sia stato molto grande.

Ora il trattato deve essere ratificato da 50 stati e ci potrebbero volere molti anni, ma Beatrice Fihn è ottimista, anche perché ora sarà più difficile per gli stati giustificare l’uso di armi nucleari, visto che sono state ufficialmente bandite.

[quote layout=”big”]Continuare a basare la propria sicurezza sulle armi atomiche è un atteggiamento inaccettabile. Stiamo cercando di mandare forti segnali a chi ha queste armi, Corea del Nord, Stati Uniti, Russia, Cina, Francia, Gran Bretagna, India e Pakistan: è inaccettabile la minaccia di uccidere .[/quote]

Via | Corriere

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ultimo aggiornamento: 06-10-2017